I poeti lirici greci, ovvero i “cantautori” dell’antichità
di III B Liceo Classico Nuoro
Alceo e Saffo, di Lawrence Alma-Tadema (1870)
7' di lettura
22 Febbraio 2023

La musica e la poesia sono due facce della stessa medaglia. La poesia è un insieme di parole vive; ognuna per il suo significato più profondo richiama un sentimento particolare, suggestivo o addirittura nuovo. Le parole evocano ricordi, recenti o lontani, disegnano immagini nella mente e sono in grado di farci sentire suoni, odori e infinite altre percezioni sensibili, anche se non sono effettivamente presenti. La musica è capace di compiere lo stesso scopo ma, invece che delle parole, si serve delle note, ognuna con delle particolari funzioni nel pentagramma: deve trovarsi nella propria posizione specifica, può essere suonata solo per una certa quantità di tempo, con più enfasi o meno enfasi. Il fascino sta nel fatto che poesia e musica riescono a realizzarsi senza doversi necessariamente servire l’una dell’altra: una melodia senza parole è in grado di raggiungere lo stesso coinvolgimento di una poesia senza musica. E se sono unite in un unico componimento, in cui cioè ogni parola si combina a ogni nota musicale, il risultato è maestoso. Insieme possono aiutarci a scoprire noi stessi, a scavare nella parte più profonda della nostra anima e capire chi siamo e chi vogliamo essere. Sono le due chiavi universali per disseppellire la verità e trovare la propria pace interiore.

Il rapporto tra poesia e musica è da sempre esistito, poiché già i più antichi componimenti greci venivano recitati con un accompagnamento musicale. Basti pensare agli aedi e i rapsodi che narravano storie accompagnati dalla lira o dalla cetra. L’utilizzo formidabile della musica era una tecnica molto affascinante poiché garantiva agli ascoltatori di rimanere attenti e vigili. Con il termine lirica, in greco Λυρική, si indicano le composizioni cantate durante i banchetti o in particolari occcasioni sociali (feste, riti), accompagnate da uno strumento a corde o a fiato, per ricordare la gloria del passato e tramandare ricordi o affetti. Il tema dominante nella lirica era l’amore, ma vi erano anche altri temi riguardanti diverse esperienze di vita che venivano reinterpretate dal poeta. Con la lirica si affidavano le parole alla musica, che sottolineava il significato dei testi e consentiva una maggiore partecipazione da parte del pubblico durante le esibizioni.

La lirica, nata intorno al VII – VI secolo a. C., è rappresentata da una forte tendenza alla soggettività che col tempo è rimasta come pilastro di questo genere poetico, legato ad un bisogno di rappresentare se stessi, il proprio mondo interiore, i propri ideali e valori. Nonostante di alcuni poeti ci siano pervenuti solo sintetici frammenti, la brevità dei testi è in grado di esprimere grandi concetti. 

Sebbene le liriche greche siano state composte migliaia di anni fa, in esse si può trovare un gran numero di elementi riconducibili alla produzione musicale moderna: prendendo in considerazione il fatto che la maggior parte di composizioni (liriche e non) rispecchiano la società nella quale sono state create, è possibile mettere in stretto rapporto la società greca arcaica e le società odierne. Gli esempi potrebbero essere innumerevoli, ne citiamo qualcuno. Una comparazione che ci sembra significativa è quella tra Il giambo contro le donne di Semonide, composizione lirica nella quale l’autore riporta una visione misogina del rapporto uomo-donna, tipica della società a lui contemporanea, e la canzone The Man di Taylor Swift, nella quale la cantautrice immagina come sarebbe stata la sua vita se fosse nata uomo, libera dai pregiudizi legati a lei, in quanto donna, che l’hanno sempre accompagnata nella sua vita e nella sua carriera musicale. Mentre nel giambo un uomo si lamenta delle donne considerandole superficiali e senza valori, nella canzone l’autrice afferma come le donne abbiano dovuto adattarsi ad un mondo che non è stato fatto per loro. Ciò attesta come, nonostante le numerose conquiste raggiunte nel tempo, ci sia ancora una disparità notevole tra uomini e donne nella nostra società. 

Anche nella canzone Breakfast composta da Dove Cameron, la cantante, ribaltando i ruoli, descrive sia nel testo che nel video musicale la misoginia nella società odierna. Molti testi delle canzoni contemporanee sono considerati pura poesia: soprattutto nel ‘900 molti cantanti vengono definiti addirittura poeti, come Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini, per i loro testi perfettamente equilibrati con la musica e ricchi di significati evidenti e nascosti che suscitano emozioni; sono artisti che fanno molta attenzione alle parole, ai suoni e agli stili, hanno un rapporto strettissimo con la poesia, e cercano di trasmetterne la bellezza attraverso le loro canzoni. Il ruolo dei cantautori è quello di comunicare qualcosa al pubblico, che sia il proprio stato d’animo o semplicemente un pensiero o un’opinione. Tra i temi più importanti e ricorrenti troviamo la guerra: se per molti poeti greci era un’occasione per esaltare l’individualità eroica, attualmente è un tema finalizzato a svilire la brutalità e la violenza che concorrono ad essa e i suoi esiti distruttivi sotto ogni punto di vista, in particolare potremmo legare a questi concetti la canzone di Ermal Meta Vietato morire, che parla proprio della necessità di disobbedire alla violenza.

La lirica greca, nota per la sua forma strutturata e la sua capacità di esprimere emozioni intense, ha ispirato molte forme di arte e letteratura, compresa la musica moderna. Ancora oggi, molti artisti moderni si ispirano alla tradizione della lirica greca per creare testi che hanno una forma strutturata ed esprimono emozioni intense. La lirica greca ha anche ispirato molti artisti ad esplorare temi profondi come l’amore, la guerra, la natura e la morte, e a utilizzare la poesia per trasmettere messaggi importanti e ricchi di significato. Occorre poi sottolineare il fatto che anche oggi nelle varie forme d’arte si mantiene lo stretto legame tra parole e musica, poesia e musica, e immagini e musica. Ritroviamo questo non solo nella musica popolare o nel teatro moderno, ma anche nel cinema. Questo legame tra la lirica greca e la poesia nella musica moderna dimostra come le antiche tradizioni della Grecia e l’arte della parola continuino a influenzare e ispirare la cultura moderna. Grazie all’uso della musica i concetti espressi dal testo risaltano maggiormente, infatti la melodia svolge la funzione di sfondo, in cui poi le parole assumono una loro dimensione nell’immaginario dell’ascoltatore. La melodia e la poesia si completano a vicenda, perché vanno a toccare entrambe le sfere umane, ovvero quella razionale, affidata alle parole del testo, e quella irrazionale affidata al suono della melodia. Grazie a componimenti di questo genere l’uomo riesce a calarsi in una dimensione profonda, facendo emergere le sue emozioni, i sentimenti, riflettendo su sé e sulle sue interazioni con gli altri.


A cura degli alunni della classe III B del Liceo Classico “G. Asproni” di Nuoro:
Nicola Alpigiano, Francesca Capurso, Fabiola Carta, Beatrice Delpiano, Stefano Deriu, Marta Dessena, Rosella Fronteddu, Emma Gaias, Giuseppe Obinu, Emanuele Pinna, Marisa Piras, Pasquina Salis, Paola Vilia, Angelica Zanda 
Coordinamento didattico: Venturella Frogheri

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