“Chi dorme non piglia pesci”, è sempre vero?
Avere un sonno di qualità è fondamentale per il nostro corpo e questo vale sempre e durante tutto l’anno
di Mariantonia Monni
4' di lettura
7 Settembre 2023

I mesi estivi coincidono, per tanti, con il periodo delle ferie. Ognuno ha le proprie personali aspettative in questo periodo, chi si ripromette di dedicare più tempo alla famiglia, alle amicizie, allo sport, chi di viaggiare e fare nuove esperienze. Molti (forse tutti gli adulti!) sperano di dedicare una parte delle ferie al recupero delle ore di sonno “perse” durante l’anno. Perché dormire è così importante? Il sonno è, come il mangiare e il bere, un’esigenza fondamentale per tutti gli animali, uomo compreso. Esso è regolato da specifiche aree del cervello con meccanismi ancora oggi oggetto di studio. Si stima che trascorriamo circa un terzo della nostra vita a dormire! In quelle ore che sembrano un momento di inattività del corpo (il sonno è definito come uno stato di coscienza alterata e di ridotte interazioni con l’ambiente esterno), avvengono funzioni indispensabili per la nostra sopravvivenza. Il sonno ha un ruolo fondamentale per l’apprendimento e in generale per la memoria. Durante il sonno, il corpo elimina più facilmente le sostanze di scarto che si accumulano durante il giorno, permettendo quindi una maggior “pulizia” cellulare, in particolare a livello cerebrale; inoltre vengono prodotti ormoni quali melatonina e ormone della crescita, quest’ultimo fondamentale per la riparazione delle cellule e per il normale accrescimento dei bambini.

Dormire poco e male crea nell’immediato una serie di problematiche quali irritabilità, sbalzi d’umore, difficoltà di concentrazione, sonnolenza e stanchezza durante il giorno (sino al cosiddetto “colpo di sonno” che porta ad un maggior rischio di incidenti stradali e sul posto di lavoro). La privazione di sonno cronica danneggia la salute. È stato dimostrato infatti un aumentato rischio di ipertensione arteriosa, diabete mellito e un aumento del peso corporeo con un conseguente maggior rischio cardiovascolare, disfunzioni del sistema immunitario ed una riduzione della funzione cognitiva.

Di solito si raccomanda agli adulti di dormire almeno 8 ore, in realtà il numero di ore necessarie per un sonno ristoratore dipende da fattori quali età, sesso, stagione, stato di salute, stile di vita, lavoro (pensiamo ai turnisti) e caratteristiche genetiche (cronotipo). Oltre al numero di ore, ancora più importante è che il sonno sia di qualità. Nel caso di problemi legati al sonno, è bene parlarne con il proprio medico o con il neurologo esperto in Medicina del sonno. Alcuni semplici consigli per una corretta “igiene del sonno”: cenare almeno 2 ore prima di coricarsi, evitare pasti troppo abbondanti che richiedano tempi di digestione più lunghi ed evitare di assumere molti liquidi in prossimità dell’addormentamento (per evitare di andare spesso in bagno). A cena consumare la giusta porzione di carboidrati complessi, meglio se integrali, aiuta a conciliare il sonno aumentando la produzione di serotonina. Evitare l’assunzione di alcolici, caffeina, teina e cioccolato e di fumare (smettere sarebbe l’ideale). Prima di andare a dormire non usare dispositivi elettronici (tablet, cellulare, tv o pc), mentre leggere un bel un libro cartaceo, può favorire l’addormentamento. Meglio astenersi dal fare attività fisica intensa nelle ore prima di coricarsi ed evitare il sonnellino dopo cena (quello dopo pranzo è ammesso ma deve essere breve, di circa 15-20 minuti). Cercare di andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora e infine fare in modo che la camera da letto sia confortevole per temperatura, luminosità e silenziosità. Avere un sonno di qualità è fondamentale per il nostro corpo e questo vale sempre e durante tutto l’anno. Il tempo che trascorriamo a dormire bene è un tempo speso bene e creare le condizioni per un sonno di qualità è doveroso per il proprio benessere fisico, mentale e sociale.

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