Come leggere le etichette degli alimenti
di Mariantonia Monni
3' di lettura
28 Marzo 2021

L’etichetta alimentare è la“carta d’identità”di un alimento perché ne descrive le caratteristiche, riporta informazioni sul contenuto nutrizionale e consente a chi lo acquista di scegliere in modo consapevole. Le informazioni sono tante, tra le più importanti vi è l’elenco degli ingredienti, indicati in ordine decrescente di quantità, il primo dell’elenco è quindi più abbondante del secondo e così via. Se si soffre di allergie alimentari è bene verificare la presenza di allergeni, evidenziati con carattere diverso rispetto agli altri componenti per dimensione, stile o colore, per consentirne una più rapida consultazione.

Altro elemento utile è la data di scadenza da non confondere con il “termine minimo di conservazione” (TMC). Se l’etichetta riporta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”anche con TMC raggiunto o superato da poco, il prodotto, se ben conservato, può essere comunque consumato ed anche donato alle organizzazioni caritatevoli come previsto dalla normativa. La data di scadenza è invece la data fino alla quale un alimento è igienicamente idoneo al consumo ed è preceduta dalla frase“da consumarsi entro”.

Dopo tale data non può essere venduto o donato in quanto rischioso per la salute. Per questo si deve rispettare sempre la data di scadenza negli alimenti deperibili come latte, carne, pesce e uova.

Conoscere la differenza tra data di scadenza e TMC può contribuire a ridurre lo spreco alimentare evitando che un prodotto venga gettato via, benché ancora commestibile. Sono obbligatorie per legge le indicazioni sul valore energetico in kilojoule (kJ) e kilocalorie (kcal), la quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, fibre, proteine

e sale riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto. Troviamo inoltre indicato il Paese d’origine e luogo di provenienza delle materie prime, il che aiuta a fare scelte consapevoli, sostenibili e contribuire allo sviluppo dell’economia locale.

Gli additivi devono essere sempre indicati specificando la categoria di appartenenza, seguita dal nome specifico o dalla corrispondente sigla di identificazione europea ovvero la lettera“E”e da un numero a tre o quattro cifre.

Attenzione alle condizioni di conservazione dopo l’apertura della confezione indispensabili per un consumo adeguato degli alimenti ed al nome o ragione sociale del produttore o distributore, responsabile delle informazioni presenti in etichetta.

Alcune indicazioni aggiuntive riportano i cosiddetti claims, tra i tanti: “senza lattosio”, “senza olio di palma”,“a basso contenuto calorico”, “fonte di acidi grassi omega-3”,“ricco di fibra”ecc.

Saper leggere correttamente le etichette è un atto di responsabilità per il nostro benessere, per quello di chi ci sta vicino e per l’ambiente in cui viviamo.

Per nutrirsi bene e vivere in salute bisogna conoscere cosa si mangia.

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