Liberi per scegliere la vita
Commento al Vangelo di domenica 12 febbraio 2023 - VI Domenica del Tempo ordinario - Anno A
di Michele Pittalis
Ib Rasmussen, Il discorso della montagna, Sankt Matthæus Kirke, Copenhagen
4' di lettura
12 Febbraio 2023

Se dovessimo cercare un messaggio unificatore nella liturgia della Parola di questa domenica, potremmo trovarlo nel termine “sapienza”, che è esplicitamente citato nella prima e nella seconda Lettura e che troviamo, in maniera sottintesa, anche nel Vangelo.

Quello di “sapienza” è un concetto affascinante, e insieme ambiguo. Possiamo collegarlo al “sapère”, e quindi il sapiente è colui che “sa” tante cose, associando quindi sapienza a conoscenza. Oppure possiamo leggerlo nell’accezione latina “sàpere”, che significa invece “gustare”; il sapiente allora non è più colui che “sa”, ma colui che “gusta”, che è capace quindi di cogliere la bellezza, le sfumature, la preziosità, la bontà e le inconsistenze della realtà.

Il brano liturgico del libro del Siracide ruota attorno al tema centrale della libertà dell’uomo, posto per sua natura sempre di fronte alla scelta decisiva tra il bene e il male, tra l’osservanza dei comandamenti e drammaticità del peccato. Sembra quasi di rileggere le prime pagine della Didaché: «Due sono le vie, una della vita e una della morte, e la differenza è grande fra queste due vie».

Secondo il Siracide, questa scelta ha due livelli: uno più concreto e storico (il vento e l’acqua) e un secondo più profondo, da cui può dipendere l’esito della nostra esistenza (la vita e la morte). Ognuno di noi è inevitabilmente posto davanti a questa scelta capitale, che nel Nuovo Testamento consisterà proprio nell’orientamento totale al regno, a Gesù e alla sua Parola. Non è data altra possibilità.

Il riferimento alla sapienza ritorna anche nella seconda lettura, nella quale San Paolo contrappone la sapienza del mondo, incapace di riconoscere il Signore Gesù e di accedere ai misteri di Dio, alla sapienza di Dio, nascosta, inaccessibile, ma che si rivela per mezzo dello Spirito proprio ai discepoli fedeli, annunciando le “profondità di Dio”, l’abisso del suo amore misericordioso.

Nel Vangelo possiamo individuare due grandi messaggi. Il primo consiste nell’insegnamento di Gesù sulla legge antica, che Egli non è venuto ad abolire, ma a portare a compimento. La legge diventa quindi propedeutica alla definitiva legge della grazia. Osservare i Comandamenti non è cosa sorpassata: essi ci guidano ad incontrare Gesù. Superare allora la giustizia di scribi e farisei significa passare dalla presunzione della salvezza che scaturisce dall’osservanza letterale dei precetti della Legge ad una salvezza come dono, da riconoscere e da accogliere con gratitudine. 

Il secondo messaggio è espresso dalle cosiddette “antitesi”: «Avete inteso che fu detto…» – «Ma io vi dico…». Il Vangelo di Gesù rovescia il comune pensare, inchioda ad una Parola rigorosa ma liberante, conduce ad una nuova sapienza. Allora, per uccidere un fratello è sufficiente parlare male di lui, violando la sua dignità; la vera dignità per accostarsi all’altare passa attraverso un cammino di riconciliazione; per tradire un’alleanza basta uno sguardo impuro e possessivo; solo un cuore senza legami oppressivi può scegliere la vita, ed ecco le durissime parole sul rompere definitivamente e senza indugio con quanto può costituire per noi occasione di scandalo (scàndalon in greco è la pietra di inciampo); infine, l’esortazione alla fedeltà alla parola data, senza appellarsi ai giuramenti. 

Chissà come sono state accolte queste parole di Gesù… Certamente i suoi ascoltatori si saranno chiesti con quale autorità Lui poteva pronunciare queste parole così dure e forti. Chi era Lui per farlo? Gesù rivela sempre il volto di Dio come Padre amorevole, sempre disposto al perdono e alla grazia, ma ci ricorda anche che per appartenere al Regno ed essere in comunione con Lui, non bastano le parole o i buoni propositi, ma occorre una fedeltà sincera e una coerenza totale alla volontà di Dio.

Condividi
Titolo del podcast in esecuzione
-:--
-:--