La frutta “secca”
Una golosa presenza nella tavola delle feste.
di Mariantonia Monni
4' di lettura
24 Dicembre 2022

La frutta secca rappresenta, in questo periodo prossimo alle feste Natalizie, una golosa presenza nelle nostre tavole. Più corretto sarebbe utilizzare il termine di “frutta oleosa secca” (perché ricca di grassi buoni) o “frutta a guscio”, infatti con questo termine si è solito indicare noci, mandorle, nocciole, pistacchi, pinoli e anche la frutta di importazione come arachidi (in realtà sono legumi), anacardi, noci brasiliane, pecan e di macadamia. In questo modo possiamo distinguerla dalla “frutta disidratata o essiccata”, come fichi, prugne e cioè da quella frutta privata di una percentuale di acqua e quindi particolarmente ricca di zuccheri. Spesso la frutta oleosa secca è considerata poco salutare, in realtà come tutti i prodotti offerti dalla natura è dotata di numerose proprietà nutrizionali. Contiene grassi buoni fondamentali per il benessere dell’apparato cardiocircolatorio e dell’intero organismo. Grazie a questi e alla presenza di fibre (utile tra l’altro per la funzione intestinale) ha un ottimo effetto saziante e per questo il suo consumo è indicato per gli sportivi e per i bambini e ragazzi, in particolare in sostituzione a snack industriali. Inoltre è ricca di preziosi nutrienti come selenio, zinco, magnesio, vitamine, in particolare quelle ricche di antiossidanti come la vitamina E. Per il contenuto di proteine è molto importante nell’alimentazione delle persone vegetariane, vegane e grazie all’assenza di glutine anche per i celiaci. 

Tra i tanti tipi di frutta oleosa, particolarmente importanti per la storia della Sardegna sono le mandorle, le noci e le nocciole. Aranzada, amarettos, papassinos, copulettas, pilicchitos, guelfos o sospiri, “gattò”, meliheddas o melinas, torrone sono solo alcuni dei tantissimi dolci della nostra tradizione che vengono preparati con questa frutta. In particolare, le mandorle sono un’ottima fonte di proteine, di grassi monoinsaturi, di antiossidanti e minerali fondamentali come calcio, magnesio e fosforo. Ancora, le noci sono le uniche ad alto contenuto di acido alfa-linolenico, acido grasso essenziale, cioè non sintetizzato dall’organismo della serie omega-3. Contengono acido ellagico, antiossidante benefico per il sistema immunitario. 

Seppur ricca di proprietà nutrizionali il consumo di frutta oleosa secca presenta delle controindicazioni. Per esempio è bene ricordare che essa contiene sostanze che possono scatenare gravi crisi allergiche in persone sensibilizzate, per questo tali soggetti non solo non devono consumarla come tale ma devono fare molta attenzione a eventuali contaminazioni o alla sua presenza “nascosta” nei prodotti (fondamentale è leggere le etichette dei prodotti confezionati). In generale è controindicata nei soggetti allergici al nichel e in chi soffre di iperuricemia. Può creare problemi in chi soffre di malattie infiammatorie intestinali o in generale in caso di diarrea e meteorismo (anche per l’effetto lassativo). Chi soffre di gastrite potrebbe avere molta difficoltà a digerirla. 

La frutta secca è quindi un prodotto che, se non ci sono controindicazioni, può essere inserito nella nostra alimentazione, ovviamente il suo consumo va fatto con moderazione e con equilibrio e sempre nell’ambito di una dieta varia e di uno stile di vita attivo. Per sfruttarne al meglio le varie proprietà benefiche è sempre consigliabile acquistare frutta oleosa secca locale, preferibilmente ancora con il guscio o se ciò non è possibile, almeno con la “pellicina” o cuticola (dove troviamo gran parte della fibra) e ovviamente non salata! 
Vi ricordo che le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.

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