L’alimentazione nel bambino e nell’adolescente
L’educazione dei bambini e ragazzi non è un processo facile al pari dell’educazione ad una sana cultura alimentare! È importante che anche in questo le famiglie siano supportate
di Mariantonia Monni
4' di lettura
14 Settembre 2023

Una sana alimentazione è fondamentale per preservare la salute in tutte le fasi della vita, ancor più nei bambini e ragazzi. Mangiare in modo equilibrato è infatti fondamentale per garantire la giusta crescita corporea e il corretto sviluppo intellettivo. La Medicina riconosce alla sana alimentazione un ruolo cruciale per la salute di ognuno già nei “primi 1000 giorni”, cioè nel periodo che va dal concepimento (fondamentale è la corretta alimentazione dei genitori) ai primi due anni di vita. Insieme ad altri fattori, l’alimentazione può (attraverso l’espressione di alcuni geni) contribuire a ridurre o a favorire i fattori di rischio di varie malattie, in particolare di quelle metaboliche e cardiovascolari. Fondamentale nei primi mesi di vita è l’allattamento al seno, quando questo non è possibile, i fabbisogni del piccolo vengono garantiti da sostituti artificiali con giusta formulazione. 

Con lo svezzamento, inizia un’altra fase, molto delicata, dove si creano le basi per le future abitudini alimentari del bambino nella costruzione delle quali l’ambiente familiare ha un ruolo essenziale. Il bambino, infatti, imita in modo istintivo il comportamento degli adulti anche a tavola.

Perché è importante prestare attenzione all’alimentazione dei bambini e adolescenti? Anzitutto perché il numero di bambini e ragazzi con problemi di peso (in eccesso o in difetto) è in aumento anche in Italia, patria della dieta mediterranea. Essi hanno un rischio molto più elevato dei coetanei normopeso, non solo di diventare adulti obesi, ma anche di sviluppare precocemente malattie metaboliche croniche come diabete e patologie cardiovascolari, che, fino a qualche anno, erano considerate malattie dell’anziano. Le cause di questa tendenza, poco incoraggiante, nel nostro Paese sono sicuramente tante. Tra queste vi sono la maggior sedentarietà e il maggior tempo passato davanti a tv e dispositivi elettronici. Altra abitudine, negativa e sempre più consolidata, è quella di non fare, per vari motivi, la colazione (un pasto fondamentale per iniziare la giornata anche per gli adulti) o se si frequenta la mensa scolastica di saltare il pranzo, perché considerato poco gustoso. Questo porta al successivo consumo di merende molto sostanziose e a maggior introduzione di cibo nella parte finale della giornata. Spesso vi è scarso o assente consumo di frutta e verdura ed una maggiore introduzione di bibite dolci nonché di prodotti industriali e confezionati, più veloci e “comodi” da consumare, ma non altrettanto “buoni” per il nostro corpo. 

In generale si assiste ad uno stile alimentare sempre più lontano dalla vera dieta mediterranea. Una particolare attenzione va posta alle problematiche sui disturbi alimentari (patologie molto complesse) che interessano sempre più i giovani. Non aiuta la pressione sociale sull’importanza dell’immagine corporea (che deve essere “perfetta” a discapito della salute) e l’erronea convinzione che per essere belli (e vincenti) bisogna essere magri.

L’educazione dei bambini e ragazzi non è un processo facile al pari dell’educazione ad una sana cultura alimentare! È importante altresì che le famiglie siano supportate dalle istituzioni (come la scuola), dal proprio medico o dal pediatra. 

La corretta nutrizione nel bambino e nel ragazzo deve essere necessariamente piacevole, varia, gustosa, completa di tutti i nutrienti per permettere di soddisfare aspetti cruciali in queste età molto delicate come l’accrescimento corporeo, lo sviluppo neurologico, psicologico e sociale nonché il mantenimento di un buono stato di salute, a breve e a lungo termine. Praticare una alimentazione sana e un stile di vita attivo non deve essere visto come un ulteriore impegno per le famiglie, ma come un modo concreto di fare prevenzione e quindi come un investimento, sicuro, per la salute delle future generazioni.

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