La stagionalità
Mangiare sempre frutta e verdura di stagione significa avere un’alimentazione varia ogni mese, consumando cibi nel loro miglior periodo di maturazione e anche di risparmiare sul prezzo
di Mariantonia Monni
4' di lettura
30 Aprile 2023

Mangiare seguendo il ritmo della natura è uno dei fondamenti della buona alimentazione. Sino a qualche anno fa, potevamo trovare i prodotti freschi quali frutta, verdura, ma anche prodotti ittici, carni e alcuni formaggi, solo nella loro stagione “naturale” perché la loro produzione dipendeva essenzialmente dal clima. Al contrario oggi, anche grazie alla globalizzazione e alle pratiche agricole e di allevamento sempre più avanzate, possiamo trovare in qualsiasi giorno dell’anno, qualunque tipo di alimento si desideri, a volte provenienti da luoghi lontanissimi dalle nostre case.

Esattamente perché è così importante seguire “la stagionalità” di ciò che mangiamo? Anzitutto i prodotti di stagione garantiscono il massimo delle proprietà nutrizionali, maggior sapore e profumo, pensiamo ad esempio alle fragole, saporite e gustose in tarda primavera-inizio estate, decisamente meno se consumate a dicembre! Ancora, la produzione secondo stagione richiede molta meno energia e acqua rispetto a quelle non stagionali, perché utilizza prevalente l’energia solare a fronte di altre fonti energetiche spesso “non rinnovabili”, maggiormente impattanti come i combustibili fossili. D’altra parte, la produzione di cibi fuori stagione richiede un maggior uso di pesticidi e fertilizzanti mentre i prodotti coltivati seguendo il ritmo delle stagioni, potendo sfruttare le condizioni favorevoli del clima e quelle garantite da agenti biologici, sviluppano migliori meccanismi di difesa. Ricordiamoci a questo proposito che i prodotti provenienti dall’estero, in particolare dai Paesi extraeuropei, possono essere soggetti a legislazioni differenti e spesso meno rigide della nostra. I dati forniti nel 2021 da Coldiretti, sulla base di analisi condotte dall’EFSA (Autorità europea sulla sicurezza alimentare), su frutta, verdura, cereali, latte e vino prodotti nei Paesi dell’Unione o provenienti dall’estero, hanno rilevato che i prodotti italiani sono tra i più sicuri riguardo la presenza di pesticidi. Anche per questo motivo è sempre consigliato controllare la provenienza e scegliere prodotti italiani. 

Mangiare sempre frutta e verdura di stagione significa avere un’alimentazione varia ogni mese, consumando cibi nel loro miglior periodo di maturazione e anche di risparmiare sul prezzo (solitamente il costo dei prodotti fuori stagione è maggiore). Non è un caso che la Natura ci offra ciò di cui abbiamo bisogno nel momento in cui il nostro organismo lo richiede. Ad esempio, in estate in cui è necessaria una maggior idratazione, essa ci offre prodotti come pomodori, angurie, pesche, albicocche, peperoni, particolarmente ricchi d’acqua, sali minerali e sostanze fondamentali quali i carotenoidi che proteggono la nostra pelle dai raggi solari. Durante la stagione invernale invece, troviamo alcuni vegetali, quali cavoli, cavolfiori, arance e mandarini particolarmente ricchi di vitamina C, utile per rafforzare le difese immunitarie. Nel periodo autunnale possiamo, grazie a cibi particolarmente “sostanziosi” (cachi, uva, fichi, mandorle, noci, castagne e zucche) fare scorta di preziosi nutrienti in vista dell’inverno. In primavera, fragole, carciofi e asparagi, grazie all’effetto depurativo e diuretico, ci aiutano nel periodo “di rinnovamento”. 

Se oltre a seguire la stagionalità, acquistiamo prodotti a km zero e locali, non solo aiutiamo il nostro organismo a stare in salute, ma facciamo anche un’importante scelta etica valida per il nostro territorio, per il pianeta in generale e per l’economia locale. 

Non dimentichiamolo, mangiare stagionale e in equilibrio con i ritmi della natura aiuta il nostro organismo a ricevere la migliore qualità di nutrienti e aiuta il pianeta a risparmiare energia e risorse.

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