Torniamo a parlare di politica
di Francesco Mariani

23 Marzo 2023

3' di lettura

Lo scorso 26 novembre si è tenuto nei locali dell’Hotel Marina Beach di Orosei il Convegno ecclesiale della Diocesi di Nuoro intitolato «Caro fratello, cara sorella, ti voglio ascoltare», una “assemblea sinodale” per ascoltarsi e interrogarsi. Da vari gruppi di lavoro, nei quali erano distribuiti gli oltre ottocento partecipanti, è emersa forte la richiesta che la Chiesa diocesana promuovesse una sorta di scuola politica, riprendesse ad educare alla politica. Le difficoltà in cui versano tanti nostri paesi venivano agganciate alla mancanza di una preparazione, partecipazione ed esperienza politica ed amministrativa. Qualcuno ha ricordato anche la lodevole iniziativa, fatta a metà degli anni ’90, di creare, all’interno dell’allora Istituto di Scienze Religiose, il Centro Studi Sociali intitolato, non a caso, al mai dimenticato Can. Rosario Menne. Sicuramente è stato un impoverimento l’aver lasciato progressivamente estinguere quell’iniziativa, le cui origini erano gli incontri mensili che can. Menne teneva, a casa sua, con noi semi-giovani, proprio sulla cultura e la politica. 

Sempre nel Convegno di Orosei, sono stati citati diversi interventi de LOrtobene nel sollecitare l’impegno politico dei cattolici e l’andare oltre ad un associazionismo di buoni sentimenti, puntualmente destinato a scissioni e penose contrapposizioni, e di scarsa incidenza sociale. Si sottolineava la riduzione della politica al “particulare”, all’occupazione del potere, alla garanzia della propria occupazione lavorativa e carriera, alla moralità ad intermittenza e convenienza.

Le Conversazioni previste per la serata del 31 marzo, presso il teatro San Giuseppe, con altrettanti rappresentanti delle forze politiche più significative dei decenni scorsi, sono un primo tentativo di risposta a quelle richieste. Sia ben chiaro: si tratta di un tentativo di “ascoltarsi e interrogarsi” da cui potrebbe nascere un cammino vero e proprio di educazione e formazione. Il “potrebbe” dipende da quanto, dopo questa incontro, si sarà in grado di proporre, suggerire, condividere. Cosa che potete fare tutti, liberamente, ossia privi di schemi ideologici, scrivendo al nostro settimanale o direttamente al Vescovo. Questa è la vera risposta alla sfida che mettiamo in campo.

In una città (e Diocesi) dove sono venute a mancare sezioni di partito, e si fanno invece convegni e conciliaboli di addetti ai livori e alla propria personale e meschina ricerca di consenso, a tanti appare opportuno ipotizzare nuove prospettive. Ritornare a parlare di politica, motivare a questa necessaria dimensione della carità e della cultura cristiana. Ne abbiamo parlato a iosa in questi anni sul nostro settimanale. Su tre cose abbiamo insistito: «Il lavoro è amore rivelato non una merce» (Giovanni Paolo II); «In politica servire non per essere serviti» (Benedetto XVI); «Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri» (Papa Francesco). 

Grati per i vostri preziosi contributi.  

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