Sig. Prefetto Dionisi ci aiuti su Poste italiane
di Francesco Mariani

15 Novembre 2023

3' di lettura

Sono davvero lodevoli le iniziative messe in campo dal Prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, per affrontare problematiche nevralgiche dei nostri territori, dalla sanità ai trasporti, dalle imprese alla sicurezza ecc. In una provincia dove i principali centri decisionali sono in mano a commissari o a gerontocrazie, il Prefetto è diventato un punto di riferimento autorevole ed affidabile, capace di smuovere le acque ed aprire spiragli positivi in vari campi.

Ed è a questo Prefetto che ci rivolgiamo pregandolo di intervenire su un nervo scoperto e dolorante: il servizio postale. Il recapito della corrispondenza, nel migliore dei casi, avviene a singhiozzo. Le bollette arrivano regolarmente dopo la data di scadenza del pagamento, causando solleciti, more e anche contenziosi giudiziari. Il nostro Settimanale, spesso, in città ed in vari paesi, viene consegnato una volta al mese, anche con tre/quattro numeri insieme. Insomma, non è garantito un servizio di base indispensabile per i cittadini. I paesi sono abbandonati a se stessi, stanno perdendo tutto, servizio postale compreso.

La giustificazione ufficiale è che i portalettere scarseggiano e che i giovani sono restii a svolgere questo lavoro. In realtà le assunzioni vengono per lo più fatte a tempo determinato per pochi mesi e ci si deve sobbarcare una mole di incombenze che va oltre le possibilità del singolo. La più grande azienda pubblica del Paese, Poste Italiane, si vanta di promuovere uno “sviluppo sostenibile orientato al benessere dei dipendenti”, ma ogni anno assume migliaia di giovani precari “usa e getta” da destinare al recapito. Sono i cosiddetti CTD (contratti a tempo determinato). L’occasione di fare stabilmente parte della grande azienda si riduce a fugace esperienza lavorativa che nella migliore delle ipotesi dura fino a dodici mesi, durata massima consentita senza obbligo di causale secondo la vigente normativa.

La procedura per il tempo indeterminato si basa su una graduatoria stilata sull’anzianità di servizio maturata a decorrere dall’inizio del contratto, senza tenere conto del diritto di precedenza.

Il risultato finale è un servizio di recapito sgangherato. Praticamente non c’è sindaco o comune che non abbia protestato per questi disservizi. Metà delle telefonate che arrivano ogni giorno nella nostra sede sono di protesta per il ritardato o mancato recapito del settimanale. Capita anche che da vittime veniamo scambiati per colpevoli. Infinite volte abbiamo fatto segnalazioni alle Poste Centrali di Nuoro ma al di là di qualche episodico miglioramento il disservizio si incancrenisce.

A questo punto non ci resta che invocare l’intervento del Prefetto Dionisi per farsi interprete con Poste Italiane dei gravi disagi vissuti nei nostri centri a causa del recapito postale. Confidiamo che almeno a lui diano ascolto senza edulcorare la situazione.

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