(ph Comune di Gavoi)
Verso la “Città ambientale della Barbagia”
di Redazione

12 Dicembre 2022

4' di lettura

Si chiama “La Città ambientale della Barbagia” il progetto che coinvolge gli otto paesi dell’Unione dei comuni Barbagia (Tiana, Sarule, Ovodda, Oniferi, Olzai, Ollolai Lodine e Gavoi). Approvato nella sua fase preliminare dal Consiglio comunale di Gavoi con voto unanime dell’assemblea avrà nelle prossime settimane identico iter nei consigli degli altri comuni dell’Unione e contemporaneamente  nuovi confronti in Regione.

La figura di riferimento – come si legge in una nota dell’Unione dei comuni – è l’idea di “città territorio”, che è connaturata al sistema di relazioni che i paesi della Barbagia hanno appunto costruito con il proprio territorio. Si tratta di una figura attuale nella narrativa urbana internazionale che non si occupa più in modo esclusivo della metropoli come orizzonte urbano ma anche di prospettive differenti che si stanno aprendo alla città. Il processo fondativo della città ambientale si configura come progetto locale di rigenerazione culturale e sociale dei paesi e dei territori che hanno come prospettiva la costruzione della “Città ambientale”. Si tratta di una sfida per costruire il futuro degli 8 paesi coinvolti a partire dai punti di forza, quindi dall’ambiente, e che rafforzi la rete dei servizi muovendosi su tre direttrici: sanità e assistenza, Istruzione, mobilità.

Il progetto è stato curato dal professor Giovanni Maciocco, architetto pianificatore ed ex preside dell’Università di Architettura di Sassari con sede di Alghero. Secondo il docente, il vero compito strategico è affermare nel territorio dei paesi il diritto alla città e operare immaginando un modello  alternativo alla città densa, un modello urbano per la bassa densità che non sia chiuso su forme predeterminate ma aperto a nuove possibilità; un modello orientato in senso ambientale.
Avvalendosi dell’opportunità offerta dai fondi del Pnrr, il progetto interpreta la transizione ecologica come la prospettiva di una nuova convivialità urbana orientata in senso ambientale. In questa direzione analizza i modi in cui gli abitanti dei paesi possono farsi coinvolgere meglio nella vita urbana estesa al territorio, esplora le forme degli spazi dei paesi e del territorio che facilitano tale comportamento e suggerisce le modalità per mettere insieme l’urbanità vissuta e l’organizzazione dello spazio che le è proprio.
L’azione si configura come un insieme strutturato di macroprogetti, ad esempio luoghi dell’educazione con le scuole nel bosco, i luoghi della salute, dell’acqua, dell’energia, degli eventi culturali, che muovono verso la realizzazione assumendo le relazioni tra paesi e territorio come strutture generative dell’evoluzione della Barbagia verso un orizzonte urbano orientato in senso ecosistemico.

«Crediamo molto a questo percorso che stiamo iniziando a delineare nell’ottica di uno sviluppo territoriale sempre più condiviso e partecipato. Siamo felici di aver iniziato a mettere in moto la macchina con entusiasmo e con la competenza dei progettisti che stanno tracciando una strada che condividiamo», ha detto il sindaco di Gavoi Salvatore Lai. «Ci sono delle ottime base da cui partire e da implementare in questi mesi con altri microprogetti che arrivino dai vari comuni. Di certo sono sicuro che il passaggio e anche la forma di programmazione è innovativa e coraggiosa. Ma – conclude Lai – dobbiamo osare per disegnare uno sviluppo e una qualità della vita tale che non solo faccia restare in questi territori la gente ma che la inviti a venire». 

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