Il palazzo della Provincia
Un altro anno in perdita per la Nugoro Spa
di Franco Colomo

22 Gennaio 2024

4' di lettura

Nuoro - La conferma è nei verbali del Consiglio di amministrazione: «La Nugoro Spa ha fatto un’analisi dalla quale risulta che i costi non coprono i ricavi, di conseguenza si stima una perdita di circa 500.000/600.000 euro». La necessità, secondo il commercialista Davide Loddo che ha avuto il compito di illustrare la situazione della società, sarebbe quella di «rinegoziare i contratti con il Socio (la Provincia ndr) in quanto si presenta l’impossibilità da parte della Nugoro Spa di effettuare le prestazioni, poiché non remunerative». Per l’Amministratore delegato Antonello Basolu «l’unica soluzione potrebbe essere quella di licenziare 30 operai della manutenzione strade, lasciando in carica solo i 30 della manutenzione edifici».

Sempre nei verbali si fa menzione di una «interlocuzione informale con l’amministratore straordinario» durante la quale «è emerso che il Socio ritiene che la società continuerà a chiudere in perdita fino a quando continuerà ad esternalizzare i servizi».

I nostri lettori ricorderanno come solo pochi mesi fa, nell’ottobre scorso, abbiamo riassunto l’andamento dell’ultimo triennio della società ponendo alcune questioni tra le quali proprio quella relativa al ricorso a prestazioni di terzi (per 654.311 euro secondo quanto si legge dal bilancio 2021, 602.628 nel 2022). Leggere che l’amministratore delegato arrivi a prospettare dei licenziamenti rinunciando al contratto strade per altro da poco rinnovato – in data 6 febbraio 2023 con durata settennale fino al 31 dicembre 2029 -, appare come l’ennesima dimostrazione di una gestione ai confini della realtà. Lo schema ripetuto in questi anni e che avevamo riassunto così: passivo nel bilancio della società, piano di risanamento, ripiano perdite da parte del Socio Provincia, ha avuto come risultato in un quadriennio perdite per circa 3 milioni di euro. Siamo certi che la Provincia possa (e voglia) continuare ad attingere agli avanzi di amministrazione per mantenere questo stato di cose? (Approfondisci)

Tutto ciò premesso la società ha comunque discusso alla fine del 2023 un nuovo piano di assunzioni a fronte di cinque cessazioni avvenute nell’anno. Per il 2024 si prospetta l’assunzione di un impiegato nell’area amministrativa e contabile e di cinque operai. Le previsioni per il triennio, illustrate al consiglio di amministrazione, sono poi quelle di inserire nell’organico un ingegnere per il settore strade e due geometri, uno per le strade e uno per le scuole. 

Ultimo, ma non ultimo, la necessità di una nuova sede aziendale. «Quella attuale – si legge nei verbali – presenta grosse difficoltà operative e logistiche a causa della dimensione ridotta e degli spazi condivisi con altri enti e residenze abitative». Come se non bastasse, il Condominio “Indipendenza” ha citato in giudizio la Nugoro Spa “per le emissioni rumorose”. «Non ci sono più le condizioni necessarie – si legge ancora – per poter ricoverare gli automezzi nell’autorimessa anche a causa della ristrettezza numerica degli stalli riservati. È necessario pertanto procedere alla ricerca di una nuova sede che sia logisticamente adeguata alle necessità operative dell’azienda». La presidente propone che venga emessa determina a contrarre e la pone in votazione. Il punto viene approvato all’unanimità ma «aggiunge l’amministratore delegato che se la Provincia non integra la quota del contratto di almeno 300mila euro si rifiuta di firmarlo».

Sempre l’amministratore delegato, nel corso della stessa riunione del consiglio, ricorda che la Nugoro Spa non ha gli automezzi sufficienti per svolgere i lavori, in quanto trattasi di cespiti ormai obsoleti. È necessario dunque procedere ad acquistare nuovi automezzi tra i quali gli autocarri aventi come caratteristiche esemplificative quelle del Daily» anche questo punto viene messo in votazione e approvato all’unanimità.

Si discute di nuova sede, nuovi mezzi, assunzioni mentre i vari piani di risanamento non hanno ancora sortito l’effetto desiderato. Senza offendere nessuno viene in mente una celebre massima del filosofo e teologo danese Søren Kierkegaard: «La nave è ormai in mano al cuoco di bordo e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta ma ciò che mangeremo domani».

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