Un aiuto per vincere la solitudine e scegliere la vita, due incontri a Nuoro
di Redazione

22 Novembre 2023

2' di lettura

Nuoro - Il Servizio Caritas e la Diocesi hanno promosso per lunedì 27 novembre un incontro dibattito sul tema “Quando non ne posso più della vita! Cosa fare?” rivolto al mattino agli studenti, a partire dalle ore 11, e in serata alle ore 18 aperto a tutti. Presso la sala convegni dell’Euro Hotel in via Trieste a Nuoro interverranno il Vescovo Antonello, il giornalista di Avvenire Francesco Ognibene, il cappellano del Centro Tumori di Milano don Tullio Proserpio, il professor Marco Maltoni del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, il professor Augusto Caraceni del Dipartimento di Scienze Cliniche e di comunità dell’Università di Milano e il dottor Salvatore Salis, direttore dell’Hospice di Nuoro.

L’evento rientra nell’ambito del progetto omonimo pensato dalla Diocesi, attraverso la Caritas, e cofinanziato con i fondi dell’8xmille dalla Cei. 

Tra gli obiettivi che si sono posti quelli di generare sguardi nuovi sulla vita, alimentando una nuova mentalità culturale, ecclesiale e sociale che non prefiguri il suicidio e il suicidio assistito come l’unica soluzione ma che parta dal principio della sacralità e dell’inviolabilità della vita umana;
formare volontari che sappiano percepire i segnali di rischio a cui prestare attenzione e contrastino una cultura di morte offrendo accompagnamento e possibilmente risposte alle stesse domande di aiuto che in modo drammatico compaiono nelle fasi più difficili della vita;
preparare le persone particolarmente sofferenti, coloro che non hanno speranza di guarigione e i loro famigliari a scoprire i benefici delle cure palliative e i luoghi di accoglienza che offrono supporto per migliorare la qualità della vita fino alla fine; creare un nuovo servizio specifico di ascolto (fisico e telefonico) che accolga le richieste di aiuto, offra possibilità di dialogo per vincere la solitudine e sostegno per amare la vita.

Per questo sono state individuate tre azioni principali, la formazione di volontari, l’informazione e promozione territoriale, l’avvio di nuovi servizi di ascolto e accompagnamento specializzati, attualmente non presenti, che siano una risposta significativa alle domande sulla vita e sulla morte.

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