Santa Maria della Neve, la celebrazione in Cattedrale
La Santa Messa presieduta dal Vescovo nel 150mo anniversario della dedicazione. Al termine l'annuncio della nomina dei nuovi canonici.
di Luca Mele

6 Agosto 2023

3' di lettura

Nuoro - Una celebrazione piena di «freschezza». Così Mons. Mura ha definito l’appuntamento del 5 agosto nel duomo di Nuoro in occasione della festa di Santa Maria della Neve; un’espressione connessa al miracolo estivo del 358 con cui la Vergine Maria indicò a papa Liberio il luogo in sarebbe dovuta sorgere l’edificio sacro a lei dedicato, legata al calo delle temperature di questi giorni dopo giornate di caldo torrido, riferita al dono di grazia per la ricorrenza liturgica del 2023 all’interno dell’anno giubilare per i 150 anni dalla dedicazione della stessa chiesa cattedrale.

Un vento ristoratore della fede portato tra le vie del vicinato con la processione tenutasi dopo la Santa Messa e che è arrivato nelle case di tanti ammalati che si sono uniti alla preghiera grazie a Radio Barbagia che ne ha trasmesso la diretta.

Una cattedrale gremita, nonostante lo scarso ottimismo iniziale in considerazione di un fine settimana in cui sarebbe preferibile andare al mare; fino a pochi minuti prima dell’inizio dell’Eucaristia, un vai e vieni dai locali parrocchiali alla ricerca di qualche sedia. Insieme al Vescovo, ai sacerdoti e ai diaconi, tantissimi fedeli dalle diverse comunità e in prima fila le autorità civili e militari.

La celebrazione ha avuto inizio alle 19, ora in cui dalla finestra centrale della facciata un raggio di sole attraversava tutta la navata per illuminare il simulacro della Madonna della Neve collocato ai piedi del presbiterio, sul lato sinistro. È la luce della fede che ha illuminato la Vergine due millenni fa, che ha avvolto il popolo nuorese un secolo e mezzo fa e che tutt’oggi guida la Diocesi.

«Continuiamo a guardare la Madre che ha fatto della fede una scelta di vita – ha affermato il vescovo Antonello – per chiederci ancora cosa ha di così importante tale virtù e cosa ci insegna su di essa Maria». Citando la domanda che la futura sposa di Giuseppe pone all’angelo nel giorno dell’annunciazione, Mons. Mura ha spiegato che «la fede permette il passaggio da quello che a noi appare umanamente impossibile al possibile, perché nulla è impossibile a Dio. E ciò arriva in modo sorprendente, inaspettato… come una nevicata ad agosto».

Il Vescovo ha poi invitato a pregare per i giovani delle diocesi di Nuoro e Lanusei in pellegrinaggio a Lisbona con papa Francesco, anch’essi guidati dall’esempio di Maria che «alzò e andò in fretta» da Elisabetta; quindi una seconda intenzione, sicuramente legata alla cronaca locale, pensando a chi è stato «ucciso, indipendentemente da tutto, a causa della violenza».

Prima del congedo, il Vicario generale ha ricordato la possibilità concessa dalla Penitenzieria apostolica di poter lucrare l’indulgenza secondo le condizioni stabilite; e il Vescovo Antonello ha annunciato la nomina dei nuovi canonici, frutto della recente revisione dello statuto capitolare: il parroco pro tempore della chiesa cattedrale diventa de facto arciprete, i parroci delle storiche sedi vescovili di Galtellì e Ottana sono canonici effettivi, sono eletti canoni onorari don Pietro Puggioni e don Giampolo Muresu, quest’ultimo nel compito di penitenziere (mentre don Roberto Dessolis sarà dal 1 giugno 2024 il nuovo cappellano del carcere di Badu ‘e carros).

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