Salviamo il Nuorese, il grido dei sindaci
di Redazione

22 Giugno 2023

3' di lettura

Gavoi - «Non c’è più tempo da perdere, ma non è mai troppo tardi per avanzare iniziative congiunte, volte alla risoluzione di gravi criticità del Nuorese»: è quanto sostengono i presidenti delle Unioni dei Comuni della Provincia di Nuoro che si preparano ad un confronto con le istituzioni regionali, con un piano che definiscono «forte e funzionale» e che raccoglie l’appello lanciato più volte nelle ultime settimane dalla Confindustria Sardegna Centrale e in ultimo del Prefetto in occasione del 2 giugno.

«Cantieri infiniti, istruzione, sanità, desertificazione produttiva delle imprese, spopolamento, trasporti, discariche, rischio incendio, mancanza di servizi: la situazione del Nuorese – scrivono i sindaci in una nota – è a dir poco drammatica». A confrontarsi su questi temi, nel corso di incontri svolti nella sala consiliare del Comune di Gavoi, il presidente della Comunità Montana del Nuorese e sindaco di Orani Marco Ziranu, Alessandro Corona sindaco di Atzara e presidente della Comunità montana del Gennargentu Mandrolisai, Luca Monne sindaco di Onifai e presidente dell’Unione dei Comuni Valle del Cedrino, Gian Pietro Arca sindaco di Silanus e presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine, Paolo Ledda sindaco di Sarule e Presidente dell’Unione dei Comuni della Barbagia, assieme a Salvatore Lai sindaco di Gavoi.
«Un dovere morale, un’iniziativa politica di condivisione propedeutica a un confronto con le istituzioni» dice Salvatore Lai, fermo sostenitore dell’idea condivisa con tutti i sindaci, «l’ultimo baluardo a difesa delle comunità».

Senza dimenticare l’Einstein Telescope: «La Sardegna, ma soprattutto il Nuorese, si sta preparando ad un piano scientifico, tecnologico e industriale che rappresenta una grossa opportunità di rilancio» dice Luca Monne, aggiungendo: «Bisogna farci trovare pronti e maturi». Idea condivisa da Gian Pietro Arca, il quale rimarca la sordità del territorio: «È tempo che le istituzioni ci ascoltino e prendano le giuste misure, senza finalmente distinzione tra Nord e Sud, la Sardegna deve avere la stessa voce – concludendo – noi guideremo il movimento per ottenere garanzie a tutela del nostro territorio».

A fare i conti con la situazione sono soprattutto «le imprese e piccole imprese del Nuorese, presidi indispensabili per il tessuto economico produttivo. Oggi, a causa della fragilità del sistema, molte attività rischiano di chiudere e molti operatori di tornare a casa».

A condividere questa idea sono tutti i sindaci presenti agli incontri. «Insieme ed uniti si lavora in sinergia, per costruire un percorso ambizioso e senza particolari precedenti. A breve – conclude la nota redatta da Luca Monne – saranno coinvolti i sindaci delle rispettive Unioni dei Comuni, le varie associazioni e le relative comunità, per dare finalmente voce ad un territorio dall’enorme potenziale ma troppo spesso, purtroppo, dimenticato».

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