Riqualificazione urbana a Orani
di Priamo Marratzu

26 Agosto 2021

3' di lettura

Inaugurato sabato 7 agosto l’intervento di riqualificazione del Parco del quartiere Sae Mastio di Orani, realizzato da OraniLab (DICAAR, Università di Cagliari), nell’ambito del Festival Abitare Connessioni. Progettato e poi interamente costruito in soli sette giorni da venti studenti e studentesse della Scuola di Architettura dell’Università di Cagliari, l’intervento esplora le potenzialità di uno spazio del centro abitato di Orani, e consegna alla comunità del quartiere un luogo che metta in relazione la rete di parchi pubblici collocati al confine orientale del paese, per il tempo libero, per incontrarsi, giocare, accogliere manifestazioni e attività culturali. Il progetto offre così una dimostrazione sui modi in cui si possa dar significato e uso ai luoghi “in attesa”, da riscoprire “non per un intervento con qualche scultura, graffito in un angolo che non avrebbe nessun significato e non conterebbe niente, ma per un intervento totale.” (Costantino Nivola). Di natura reversibile e replicabile, realizzato con materiali a base lignea e in massima parte derivanti dal riuso di materiali come pallet, tavole da cantiere, e simili, perseguendo principi di qualità e sostenibilità, l’intervento è stato costruito direttamente dagli studenti e dalle studentesse, coordinati da Carlo Atzeni e Ivan Blečić, e accompagnati da tutor e co-docenti Stefano Cadoni, Francesco Marras, Silvia Mocci, Emanuel Muroni e Valentina Porcu. Gli studenti e le studentesse che hanno progettato e realizzato l’intervento sono Michele Agus, Giulia Baire, Lorenzo Corrias, Laura Curreli, Federico Fanunza, Martina Floris, Silvia Folcando, Martina Leo, Riccardo Lippi, Nicola Mainas, Antonella Mariani, Massimo Matta, Erika Rosa Medda, Giovanni Melis, Gianluca Pintus, Benedetta Rubattu, Laura Sanna, Pierandrea Solla, Anna Trupia e Luca Zairo. Il progetto consegna al quartiere un articolato sistema architettonico in combinazione con elementi manufatti di arredo urbano, che si sviluppa lungo il Parco Padre Cavada, intrecciando e facendo leva sulle peculiarità paesaggistiche del luogo, sulle alberature, e sulle relazioni spaziali con il vicinato. Emerge così un impianto flessibile, ma ordinato dalla struttura architettonica principale di ragguardevole imponenza, e che configura lo spazio del parco dando vita ad un complesso di piccole piazzette, aree coperte e aperte, sedute, luoghi da vivere, in solitudine o per incontrarsi. Straordinaria, calorosa, generosa, e a tratti toccante è stata l’accoglienza del quartiere, di bambini e adulti, che per sette giorni hanno accompagnato i lavori; è stata questa un grande dono e contributo imprescindibile per la realizzazione dell’intervento. Un grande ringraziamento va anche a Laura Pintus, ad Andreina, agli operai del Comune, al Sindaco Antonio Fadda, e a Nicolò Fenu per la disponibilità e per il proattivo supporto. Tra residenti, amici e amiche del quartiere, oltre agli studenti e alle studentesse, tutor e coordinatori di OraniLab, all’evento di inaugurazione sono intervenuti Pier Francesco Cherchi (Coordinatore del Corso di Laurea in Architettura), Antonello Sanna (già direttore del DICAAR), Giorgio Peghin (ordinario di composizione architettonica), Ester Cois (Delegata del Rettore per l’uguaglianza di genere), il Sindaco di Orani Antonio Fadda, e con l’intervento conclusivo del Rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola. © riproduzione riservata

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