In Diocesi
Per una Quaresima di fraternità
Le iniziative degli Uffici diocesani: un gemellaggio missionario e il concorso per la Giornata del Malato
di Luca Mele
Luigi Tasca, Piscina probatica (particolare), Mazzarino, chiesa Santa Maria della Neve
3' di lettura
2 Febbraio 2024

Per vivere meglio la preparazione alla Pasqua di quest’anno, la Diocesi suggerisce due importanti e originali iniziative. 
Anzitutto, l’ufficio per la Cooperazione missionaria, in dialogo con il vescovo Antonello Mura, propone una speciale Quaresima di fraternità 2024. Si tratta di un progetto rivolto ai parroci e alle loro comunità per «promuovere la cattolicità e la mondialità della Chiesa attraverso la conoscenza di altre Chiese diocesane», come spiegano in una circolare il direttore don Antonio Maria Cossu e l’equipe. Già da questi giorni e in un periodo che può prolungarsi oltre il 31 marzo, le varie parrocchie possono realizzare un «gemellaggio missionario» con una chiesa diocesana tra quelle presenti negli stati dell’Argentina, del Gabon, della Mongolia, del Perù e della Tanzania. Il primo obiettivo, certamente realizzabile da chiunque, è quello di «pregare vicendevolmente» per sostenersi gli uni gli altri: nei 40 giorni verso la Domenica di risurrezione ricordarsi in modo reciproco manifestando affetto e vicinanza spirituali. Il secondo scopo è poter esprimere generosa attenzione verso le realtà più povere, attuando una rete di «scambi di aiuto materiale» per la realizzazione di opere oppure impegnandosi nell’adozione a distanza. Il terzo fine è valutare la possibilità che dei laici facciano un’esperienza (breve o lunga) in terra di missione. Infine, l’ultimo compito è prodigarsi per l’eventuale accoglienza nella nostra diocesi dei nuovi “amici” lontani.
Dal punto di vista operativo saranno i sacerdoti a raccogliere i consigli e gli stimoli dei fedeli e presentare un programma al centro missionario o al vescovo, il quale avrà cura di contattare le diocesi interessate.

L’altra idea arriva dagli uffici per la Pastorale della salute e della Catechesi, i quali in occasione della prossima Giornata del malato hanno progettato in sinergia il concorso E ti vengo a cercare. In visita a una persona ammalata, indirizzato ai fanciulli dell’iniziazione cristiana. Nelle classi del catechismo, i ragazzi saranno invitati ad avvicinarsi alla realtà della malattia e a scoprire che l’esistenza di ciascuno è preziosa dal primo all’ultimo istante; come si può leggere nella presentazione, «lo scopo è quello di far apprezzare il dono della vita anche quando essa non è così perfetta come vorremmo». Ogni gruppo, nella duplice classificazione tra coloro che sono iscritti alle scuole elementari e quelli che frequentano le medie, farà visita ad una persona che vive l’esperienza del dolore e ne riporterà in un elaborato scritto o scenico l’esperienza vissuta. I risultati dovranno essere presentati entro il 31 marzo 2024 per corrispondenza postale o email alla Curia vescovile e il 30 aprile 2024 verranno scelti e comunicati i gruppi vincitori, con premi fino a 1000 € per finanziare le attività educative dei piccoli.

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