Nuoro, 25 marzo 2020, al termine della Novena straordinaria il Vescovo affida la città a Maria come nel tempo della peste (ph Massimo Locci)
Nuoro scioglie il voto alla Madonna
Il segno. Il 21 novembre l’adempimento del voto a Nostra Signora delle Grazie per la fine della pandemia
di Giovannino Puggioni

9 Novembre 2022

4' di lettura

Nuoro - La celebrazione della festa di Nostra Signora delle Grazie rinnova annualmente un appuntamento fondamentale della vita religiosa di Nuoro. Durante la novena e particolarmente nel giorno della festa, i cristiani della città e dei paesi vicini scoprono la dimensione di popolo pellegrinante, e il santuario mariano diviene l’immagine della città futura, verso cui siamo incamminati. In una comunità, tradizionalmente misurata nelle sue espressioni religiose, ed oggi segnata da un secolarismo forte e pervasivo, la devozione alla Madonna delle Grazie ha conservato la sua bella connotazione popolare, in cui la dimensione ecclesiale si compone con quella civile, nella ricerca di mete condivise di collaborazione per il bene comune. Lo stesso voto secolare del Capitolo della Cattedrale e della Amministrazione comunale non costituisce solo un ricordo da rinnovare, ma una sfida, che ci sollecita ad “osare la speranza”, per il superamento di criticità ed opacità che impoveriscono la vita sociale ed ecclesiale. A queste ragioni, la celebrazione di questo anno 2022 aggiunge un ulteriore motivo, che ripropone la tradizionale devozione in riferimento alle vicende del contagio pandemico, che hanno segnato questa dolente ed impegnativa stagione.
All’inizio delle restrizioni, messe in atto dal governo per contrastare l’epidemia di Covid19 che si andava diffondendo con il suo corredo di smarrimento e sofferenze solitarie, i Parroci di Nuoro e il Capitolo della Cattedrale, interpretando un sentire diffuso ecclesiale, fecero voto di ringraziare in modo solenne Nostra Signora delle Grazie, al termine della pandemia. Come già in analoghe circostanze, si assumeva l’impegno di accompagnare processionalmente, con il concorso del popolo, il simulacro di Nostra Signora delle Grazie dal suo Santuario alla Cattedrale, chiesa madre della città e della diocesi, per compiervi l’Atto di affidamento.
In annos calamitosos,
pienos de grande agonia,
benides vera allegria,
con ojos bellos piedosos;
pro sos chi benin chesciosos
siades Consoladora
 (Gosos di N.S. delle Grazie)
Sicuramente i sacerdoti, che in quel momento formularono il Voto, non immaginarono quali angosce, pene e restrizioni avrebbero segnato, nei mesi successivi, i singoli e le comunità. Condizione tuttora perdurante “nell’inverno delle comunità ecclesiali, affannate dalla pandemia, che faticano a ricuperare vitalità e vivacità”, come recentemente ricordavano i vescovi italiani.
La Madonna, da sempre invocata come “conforto e speranza dei padri nostri”, ispirò un gesto che non può risolversi in un atto semplicemente devozionale, ma dovrebbe diventare per la comunità nuorese un colpo d’ala che, sollevando i nostri cuori, rinvigorisca i propositi e gli impegni di una integrale ripresa, morale e sociale. «All’uomo contemporaneo … la Beata Vergine Maria offre una visione serena e una parola rassicurante: la vittoria della speranza sull’angoscia, della comunione sulla solitudine, della pace sul turbamento, della gioia e della bellezza sul tedio e la nausea, delle prospettive eterne su quelle temporali, della vita sulla morte» (S. Paolo VI, Marialis Cultus, 94).
È giunto ormai il momento lieto dell’adempimento del Voto, disposto dal nostro vescovo monsignor Antonello Mura per lunedì 21 novembre 2022, festa delle Grazie, con l’ingresso della tradizionale processione in Cattedrale, per l’atto di ringraziamento e di affidamento alla Madonna.
Già chi tantu non amades
e gasi nos favorides
sos divotos accoglide
sutta su mantu e salvade.
Siamo tutti invitati a condividere questo unico e significativo evento ecclesiale, nel segno della fede e della gratitudine. La festa, liturgicamente della Presentazione della Vergine al Tempio, ci sollecita ad offrire, con Lei al Signore, le pagine sofferte di nostalgie e rimpianti, le domande di riconciliazione e riscatto, le attese operose di tempi nuovi e pacifici.

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