Lunedì degli Angeli
di Luca Mele

2 Aprile 2024

2' di lettura

Lo chiamiamo Lunedì dell’Angelo perché protagonista nella liturgia è il messaggero di Dio il quale annuncia la risurrezione del suo Figlio. È altresì conosciuta come Pasquetta, giorno ugualmente dedicato alla gioia dello stare insieme. Il Risorto restituisce la compagnia persa e non più soli si fa festa, condividendo la ricchezza della vita nelle relazioni che riempiono il cuore. La Chiesa proclama questa meraviglia nelle sue celebrazioni, processioni, Messe. E l’augurio di luce si irradia dagli altari alle nostre case.

Ma alla sera del 1 aprile il sole ritorna al suo letto, calano nuovamente le tenebre nella diocesi di Nuoro. Nell’ospedale civile del capoluogo non è un orologio in ritardo per aver dimenticato di spostare le lancette; è il calendario a sembrare fermo al Venerdì santo. Nel Golgota di via Mannironi altre tre croci, la morte di tre adolescenti. Giovanni Antonio di Orgosolo, 17 anni; Patryk ed Ythan di Nuoro, rispettivamente 15 e 13 anni. La somma delle loro età 45. Rimbomba ancora violentemente il salmo 22, un lamento e un pianto amaro si odono dalla camera mortuaria mentre Rachele non vuole essere consolata.

Siano essi Angeli per i parenti, per le comunità; e possano loro, coraggiosi e forti, rotolare l’enorme e pesantissima pietra che a noi talvolta impedisce di accogliere il misterioso disegno divino.

Nella dura consapevolezza di quanto sia difficile trovare le parole, ai familiari e agli amici dei ragazzi le più sentite condoglianze e il ricordo nella preghiera rivolta al Vivente, a Colui che vince la morte per sempre.

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