Panorama di Nuoro (ph Gigi Olla)
«La giunta del trasformismo politico»
di Francesco Mariani

17 Maggio 2023

4' di lettura

Nuoro - Carlo Prevosto, candidato sindaco per il Partito democratico alle ultime elezioni siede tra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale.

Dopo tante voci che davano per certo l’ingresso del Pd nella giunta Soddu, con la nomina di Boi ad assessore si chiude la partita?
«La partita non c’è mai stata. Ho sempre detto che avremmo rispettato la volontà degli elettori che ci hanno collocato all’opposizione».

Opposizione piuttosto blanda, se non inesistente, almeno secondo Lisetta Bidoni?
«È un’affermazione ridicola, che qualifica chi la fa. Per restare ai fatti, e limitandomi solo al ruolo svolto dalla mia parte politica, noi abbiamo posto le questioni dell’Einstein Telescope, del Collegio dei Revisori, dei parcheggi gratuiti per i commercianti del Corso Garibaldi, delle tariffe illegittime di Imu e Tari, della sicurezza stradale, dell’aumento delle rette per gli asili nido, ecc. Lisetta si è occupata di Cospito, di parità di genere, di linguaggio Lgbt, tutte cose magari giuste, su cui il Consiglio Comunale di Nuoro ha perso solo tempo, non avendo alcun potere decisionale in merito. Mi ricorda tanto il sindacalista Bertinotti, che si vantava di non aver mai chiuso un accordo sindacale».

Intanto la Giunta Soddu procede spedita.
«La giunta Soddu è spedita solo nel trasformismo politico, nel familismo e nel “comparatico”, molto meno nell’amministrazione della città. Basta farsi un giro per rendersene conto». 

Giudizi pesantissimi, anche sul piano personale.
«Cito solo fatti. Sarebbe interessante vedere a quanti parenti, amici e compari di membri della giunta sono stati dati incarichi professionali, o sono stati assunti tra Comune, Isre, e altri enti in cui il Comune e/o il sindaco svolgono un ruolo guida. Credo che siano state tutte vicende all’interno della legalità, ma sicuramente fuori dai confini dell’etica pubblica e politica, per come la intendo io. Inoltre la maggioranza Soddu si è spostata a destra con l’ingresso della consigliera Brau, eletta con i Sardisti, e la nomina dell’assessora Mele. In Consiglio ha i numeri grazie alle consigliere Boeddu e Boi, che hanno abbandonato il gruppo che le aveva elette e sul voto di qualche altro consigliere eletto con il centrodestra, sempre pronto a garantire il numero legale quando la maggioranza ne è priva».

A sentire i consiglieri citati, loro votano nell’interesse della città.
«Segnalo questa nuova formula di ipocrisia e falsità coniata in Consiglio Comunale: “sono all’opposizione, ma voto con la maggioranza quando l’interesse della città lo richiede”. Casualmente l’interesse della città si palesa sempre, quando la maggioranza non ha i numeri».

Carlo Prevosto

Questa Amministrazione ritiene di avere il consenso dei cittadini?
«Mah! Le strade sono tutte sfasciate, Imu e Tari sono aumentate, l’Ortobene è abbandonato a se stesso, siamo fuori da tutti tavoli dove si decide la spesa pubblica; in sintesi non c’è alcun progetto strategico. Se il progetto dell’Einstein Telescope è ancora in piedi lo si deve all’azione del senatore Pittalis. Comune di Nuoro non pervenuto».

Bocciatura senza appello, quindi? 
«Assolutamente sì». 

Lei cosa avrebbe fatto di diverso?
«Tante cose, ma per esigenze di sintesi cito solo un esempio: avrei urlato contro lo smantellamento della sanità nuorese a costo di incatenarmi al palazzo della Regione. Non ci sarebbe stato alcun consigliere regionale o sindaco del nuorese che non avrebbe appoggiato tale battaglia».

Cosa ci riserva il futuro?
«Penso che si capirà qualcosa in più alle regionali. Nel frattempo questa Amministrazione continuerà a vivacchiare e a fare la campagna elettorale al vicesindaco per le prossime amministrative. Spero vivamente che il Pd stia alla larga dagli esponenti di questa Amministrazione». 

E Lei? 
«A 60 anni credo di aver finito con la politica in prima linea. Darò una mano al centrosinistra dalle retrovie, ma nel remoto caso che il Pd appoggi a candidato Sindaco, uno qualsiasi degli esponenti di questa Amministrazione, ne trarrò le logiche conseguenze».

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