Roma - E’ arrivato anche il benestare dei medici: visto il “normale decorso clinico” con cui è trascorsa la giornata, il Papa oggi 1 aprile viene dimesso dal Gemelli dov’era stato ricoverato mercoledì scorso per una bronchite acuta su base infettiva. La notizia è stata diffusa in serata dalla Sala Stampa vaticana attraverso il suo direttore Matteo Bruni. Nel pomeriggio, si legge nella nota pubblicata attorno alle 20.20, “Francesco, dopo essersi raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato, ha ricevuto l’eucarestia”, quindi ha visitato il reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile portando doni di Pasqua ai piccoli pazienti e fermandosi anche a impartire il Battesimo a Miguel Angel, un neonato di pochi giorni.

Il Papa, prosegue la nota, ha colto l’occasione per esprimere la propria gratitudine, sottolineando “la loro abnegazione e il loro spirito di servizio”, al personale sanitario, dedicando “un pensiero a tutti coloro che contribuiscono ad alleviare i mali fisici e le angosce di quanti, quotidianamente, sono chiamati a testimoniare la croce di Cristo”. La comunicazione di Bruni termina riportando il parere dei medici che, “dopo aver valutato l’esito degli esami effettuati” oggi “e il favorevole decorso clinico”, hanno “confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico A. Gemelli nella giornata di domani.”

In mattinata la probabile conclusione del ricovero di Francesco era stata anticipata dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio e più tardi, nell’aggiornamento di metà mattina, il portavoce vaticano aveva riferito dettagli sulla serata serena passata dal Papa, con una pizza consumata assieme a quanti in questi giorni di degenza lo hanno assistito, e sulla mattinata, trascorsa tra lettura dei giornali e incombenze di lavoro.

Le buone notizie sulla salute avevano quindi portato alla conferma, riferita da Bruni, della presenza di Francesco “in piazza San Pietro domenica per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore”.