Al mattino la relazione di don Valentino Bulgarelli (photo by Luca Mele)
Il Convegno diocesano, espressione di corresponsabilità
di Luca Mele

28 Novembre 2023

4' di lettura

Se il termine «responsabile» significa, dalla sua radice etimologica, “abile ”nel dare “responso”, in virtù degli interventi dei relatori e degli interrogativi proposti dai partecipanti, il Convegno ecclesiale diocesano di sabato scorso è stato davvero espressione di corresponsabilità. Un’intera giornata di ascolto e dialogo quella del 25 novembre anche stavolta nei locali dell’Hotel Marina Beach di Orosei, dove 800 fedeli provenienti dalle diverse comunità parrocchiali hanno riscoperto la consapevolezza di essere appunto «Tutti corresponsabili nella trasmissione della fede», come da titolo dell’evento.

Ospiti graditissimi il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della Conferenza dei vescovi d’Italia, e don Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale e sottosegretario della stessa Cei: due figure importanti «per i loro ruoli ed esperienze in questa fase in cui la Chiesa riflette ancora, cammina e offre nuovi stimoli», ha affermato il vescovo Antonello nel presentarli, salutando i convenuti.

Dopo gli arrivi, l’iscrizione nelle segreterie e la consegna dei materiali, la mattinata ha avuto inizio con un momento di preghiera. Qui la proclamazione del brano evangelico sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci, commentato da monsignor Mura, ha introdotto l’assemblea sui temi della premura e della compartecipazione. Quindi la relazione di don Bungarelli incentrata sull’identità battesimale del credente e la sua vocazione missionaria, alla ricerca di una «creatività istituzionale», a partire dall’educazione della coscienza e dall’adozione di nuovi linguaggi, per essere Chiesa che custodisce «l’annuncio, la celebrazione e la fraternità». Le considerazioni fatte hanno ispirato numerose riflessioni da parte di preti e laici, condivise durante il dibattito, o prendendo spontaneamente la parola oppure con l’utilizzo della piattaforma virtuale creata appositamente per l’occasione. Il cardinale e il direttore dell’Ufficio catechistico hanno accolto domande sulla formazione, sull’evangelizzazione, sui giovani… e hanno apprezzato testimonianze di vita commuoventi da parte di chi ha voluto raccontare esperienze personali di fede e incontro con Dio.

Dopo la pausa pranzo, alle ore 15 la ripresa dei lavori con la recita dell’Adsumus, Sancte Spiritus, preghiera tradizionalmente usata nei concili e nei sinodi della Chiesa. Il vescovo di Nuoro si è confrontato con Bassetti e Bungarelli davanti alla platea, soffermandosi insieme sulla fase sapienziale del Sinodo e con l’obiettivo anche di correggere una concezione distorta del cammino ecclesiale spesso costruita dalla cattiva informazione o dai social. Fra i vari passaggi, riferimenti alla figura di don Lorenzo Milani, una lettura della situazione attuale del clero nuorese in rapporto al territorio diocesano da valutare in prospettiva futura, il rapporto di fiducia dentro la comunità parrocchiale, la gioiosa ricchezza delle celebrazioni comunitarie, la professionalità degli insegnanti di religione, la testimonianza cristiana in un modo oggi segnato da tanti mali e prove.

Il Convegno si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale. Nella solennità di Cristo Re, durante l’omelia Bassetti ha definito il brano di Matteo 25 proposto dalla liturgia come «la pagina più laica di tutto il vangelo, perché non si tratta di cristiani o di altre religioni, di credenti o non credenti… qui è tutta l’umanità, il comandamento di amare il prossimo riguarda tutti, che io conosca o no Dio, come dice il Papa nella Fratelli tutti». Al temine della Messa, il vescovo di Nuoro ha ringraziato i presenti, specialmente i relatori e coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro, ricordando che «ognuno di noi si porta dietro un compito da svolgere trasmettendo il Vangelo».

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