Il Cif provinciale ricorda don Muggianu
di Redazione

21 Aprile 2020

3' di lettura

«Il dolore di chi se ne è andato senza congedo diventa ferita nel cuore di chi resta» (Papa Francesco 20.3.2020) Il Centro Italiano Femminile di Nuoro e provincia piange la dipartita del rev.mo can. don Pietro Muggianu, consulente ecclesiastico dalla Associazione sin dagli anni 80. Egli ha saputo coniugare una presenza discreta e rispettosa delle prerogative della associazione, ha rivolto ad ogni socia una attenta e puntuale catechesi proponendo un cammino di fede, nella conoscenza e approfondimento della Parola e sollecitando una partecipazione assidua ai sacramenti. Ha presentato questo programma di vita ad ogni iscritta, con delicatezza e rispetto della personalità di ciascuna, invitando e sostenendo l’associazione ad assumere responsabilità nel realizzare, con il suo volontariato, servizi importanti per la crescita morale e sociale della famiglia, dell’infanzia e dell’adolescenza, sempre protesa a servire gli ultimi e precedendo, nella individuazione dei servizi, ambiti ancora scoperti da un intervento delle istituzioni. Ha sollecitato la collaborazione con queste invitando l’associazione ad un servizio generoso mai asservito alle logiche di potere e convenienza politica. Negli anni ha saputo sostenere l’associazione a scoprire nuove necessità che si sono palesate nella nostra città, favorendo nuove forme di volontariato, promuovendo, con creatività, nuovi servizi necessari e ancora non svolti dal pubblico. Quando è stato il momento di cambiare attività, per cedere il passo a istituzioni preposte a tali servizi, ha rincuorato le socie, aiutandole a scoprire nuovi spazi nei quali si potevano intravvedere nuove povertà. Lo ricordiamo sempre pronto ad ascoltare, a consigliare e a sostenere le aderenti nei momenti difficili, premuroso nei momenti di dolore e capace di gioire nei momenti comunitari. Ha saputo coniugare la sua profonda cultura proposta con tratti gentili, eloquio semplice chiaro ed essenziale, ha dispensato a chi gli si rivolgeva le sue pillole di saggezza e di buon vivere cristiano, sorridendo quasi sugli errori, evidenziandoli mai colpevolizzando la persona, ma aiutandola a rimediare al danno procurato. La sua missione nel seguire il Cif si è dispiegata per   far emergere la dignità della donna, come cristiana capace di testimoniare non solo nella famiglia e nella Chiesa, ma nei vari ambiti della società civile. Così ha aiutato le donne del Cif a crescere e a vivere da cristiane consapevoli, libere e responsabili nei diversi ambiti in cui la Provvidenza le avesse chiamate. Pensando anche al modo e al momento in cui il Signore lo ha chiamato, ci piace salutarlo con una sua riflessione propostaci in uno degli ultimi incontri: niente si perde davanti a Dio: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza irrigare la terra, così ogni mia Parola non tornerà a me senza procurare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata” (I.55,10-11). Nella certezza che la Parola, che lui   ha dispensato a larghe mania, abbia placato, prima dell’ultimo sospiro, ogni fatica e ogni affanno, abbia dato senso del suo vivere e del suo  morire, e abbia riempito quella che noi viviamo come profonda solitudine, con la presenza straripante di Dio. Grazie don Pietro. © riproduzione riservata

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