Una delle celebrazioni al Santuario (ph Priamo Marratzu)
Gonare, la festa della ripresa
di Priamo Marratzu

9 Settembre 2022

2' di lettura

Dodici giorni di preghiera, devozione e riflessione sulla figura di Maria donna delle beatitudini, Stella e Madre della Speranza. La festa della Madonna di Gonare 2022 si chiude con un bilancio più che positivo. Il flusso dei pellegrini durante la novena è stato costante sia nelle celebrazioni del mattino che in quelle pomeridiane. I parroci di Orani e Sarule, don Gesuino Corraine e don Luigino Monni hanno affiancato i predicatori della novena, don Luigi Delogu parroco di Chilivani appartenente alla diocesi di Ozieri e don Ciriaco Vedele ex vicario del Vescovo e parroco di Santa Lucia. Il rito quotidiano della salita alla chiesetta posta in cima al Monte è stato l’occasione per riabbracciare amici e parenti di vecchia data dopo due anni di pandemia e di riallacciare un legame indissolubile con la Madonna, che da secoli veglia sulle sorti delle comunità del Centro Sardegna.

Le giornate in un clima di serenità e meditazione sono state scandite dalle passeggiate lungo i sentieri dei boschi e la visita alle cumbessias dove hanno alloggiato oranesi e sarulesi. Anche il predicatore don Luigi Delogu ha voluto vivere l’esperienza della vita nel piazzale, per stare vicino a giovani e anziani presenti nel santuario. Momenti di introspezione si sono vissuti in occasione della giornata delle vocazioni e la fiaccolata e la via crucis per la pace con le toccanti testimonianze di alcuni seminaristi e della messa dei malati, svolta nel piazzale delle cumbessias per permettere a centinaia di persone di poter partecipare alla celebrazione in sicurezza. Significative anche le giornate per i bambini e i volontari, con la costante presenza dei rappresentanti dei comitati di Orani e Sarule che hanno offerto ristoro e carità di giorno e  di notte. A coronamento delle celebrazioni religiose l’otto settembre al mattino la messa officiata dal Vescovo monsignor Antonello Mura che ha voluto rendere il suo omaggio alla Madonna. Come quella dell’Annunciazione a marzo, la festività della Natività di Maria resta una tappa imperdibile del culto mariano nella nostra Diocesi.

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