
22 Aprile 2023
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Dopo l’apertura del 16 aprile a Bitti, la seconda edizione di Foreste Aperte nel Parco di Tepilora proseguirà il 23 Torpè, il 25 Lodè e il 30 Posada.
Il progetto è finanziato dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, mentre la sua realizzazione è frutto della collaborazione tra il Parco naturale regionale di Tepilora, le amministrazioni dei quattro comuni dell’area protetta e i loro centri di educazione ambientale, l’Agenzia regionale Forestas, il Club Alpino Italiano, le Proloco, associazioni e imprenditori locali.
Torpè. Il secondo appuntamento è fissato per domenica 23 aprile a Torpè. Punto centrale dove ruoteranno diverse attività del programma torpeino è, come nel passato, l’area sportiva con la struttura dedicata alla Porta del Parco. Dal mattino partiranno le escursioni a piedi e in bicicletta verso #MonteNurres, un’immersione nei boschi che dominano la valle di Torpè e da cui si può ammirare un panorama davvero mozzafiato: dalle cime del colle di Tepilora alle foreste di #Usinavà, passando per il borgo di Posada, il suo litorale, la zona umida e il corso del fiume. Al via, inoltre, i laboratori enogastronomici con la valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio e delle sue piante aromatiche. E poi l’apertura del Museo civico e del nuraghe di San Pietro, mostre fotografiche, musica tradizionale e ancora laboratori sulle tinture dei tessuti in epoca nuragica. La valorizzazione dell’area del lago di Torpè sarà curata dall’Associazione pesca con una dimostrazione, rivolta a neofiti e bambini, sulle basi di come praticare l’attività. Per informazioni si può contattare il Ceas Torpè al 3395852515.
Lodè. Il 25 aprile le Foreste Aperte andranno in scena a Lodè dove al centro delle attività ci sarà l’escursione sul Sentiero Italia del Parco (in località Loddue e su Cantaru), organizzata in collaborazione con il CAI e Forestas. I laboratori esperienziali partiranno dalla ricca varietà enogastronomica lodeina per fare poi tappa con i momenti di educazione ambientale destinati ai più piccoli attraverso il disegno fumettistico dedicato alla flora dell’area protetta. Le attività esperienziali proseguiranno con i momenti musicali della tradizione, curati dai gruppi di canto a tenore di Lodè e dai musicisti locali. Altra escursione veramente coinvolgente sul piano dell’unicità paesaggistica da scoprire è quella che da Sant’Anna di Lodè raggiungerà, con un trenino, le pendici più suggestive del Montalbo, a Portellitos, poco oltre il cantiere forestale di Guzzurra in prossimità del confine territoriale con Lula. Per informazioni si può contattare il Ceas Montalbo ai numeri: 3405741475 o 3401529566.
Posada. Tappa finale di Foreste Aperte 2023 sarà Posada domenica 30 aprile. Anche nell’antico borgo medievale baroniese, dopo Lodè, i visitatori potranno esplorare il territorio a bordo di un trenino vivendo esperienze uniche lungo le zone umide, gli stagni e la foce del Rio Posada. Per gli appassionati ci saranno delle esperienze guidate a piedi nello straordinario centro storico, in kayak lungo il fiume e in mountain-bike tra la foce e il litorale. E poi esperienze a contatto con gli animali e con i racconti sulla flora e la fauna del Parco. Per i bambini ci saranno dei laboratori di educazione ambientale, delle attività assistite, didattiche, educative e di sensibilizzazione per la conoscenza e il rispetto degli animali. A contorno di questo ricco programma ci saranno i laboratori enogastronomici e artigianali (ceramiche sarde, intreccio e ricamo), che saranno accompagnati dall’intrattenimento folkloristico della tradizione sarda e medievale. Per informazioni si può contattare il Ceas Casa delle Dame ai numeri: 3405177454 o 3282786719.
Il territorio. A fare da cornice alle iniziative saranno gli straordinari contesti naturalistici delle foreste di lecci, conifere, sughere e corbezzoli che dagli altopiani della Barbagia settentrionale accompagneranno i turisti lungo le colline e le valli dell’alta Baronia, seguendo il corso del Rio Posada fino al lago di Torpè e alla foce lungo il litorale di Posada, premiato da diversi anni con le cinque vele di Legambiente. Si potranno quindi vivere in una totale immersione nella natura gli habitat dove volteggiano indisturbate le aquile reali e di Bonelli o si rifugia tra i canneti il rarissimo pollo sultano. E poi il daino sardo e il muflone, il fenicottero rosa e il falco di palude, il gatto selvatico e tante altre specie di uccelli migratori che in questi luoghi trovano ristoro. Il Parco di Tepilora, con altri 13 comuni circostanti, è stato riconosciuto nel 2017 dall’Unesco come Riserva della Biosfera MaB Tepilora, Rio Posada e Montalbo. Tale Biosfera è l’unica della #Sardegna e una delle 20 di tutta Italia. Le zone umide tra Torpè e Posada sono poi inserite, dal 2020, nelle aree di interesse internazionale della convenzione di Ramsar.