Grazia Deledda
Fede e religiosità popolare negli itinerari deleddiani
di Luca Mele

7 Ottobre 2023

4' di lettura

La Caritas diocesana di Nuoro ha voluto offrire un’ulteriore risposta alle nuove povertà, rivolgendosi in particolare a chi è ostacolato nell’esprimere la ricchezza delle sue competenze e capacità e non può usufruire pienamente del patrimonio locale, inteso specialmente nelle risorse ambientali, storiche e culturali. «Terminati gli studi accademici, sono tantissimi i giovani costretti a uscire dall’Isola o a restare fuori Sardegna se iscritti nelle università del continente – ha spiegato la direttrice suor Pierina Careddu – ed è un peccato se pensiamo alle potenzialità che si potrebbero sfruttare a casa nostra». Così, per contrastare questo depauperamento umano e sociale, con i fondi dell’8×1000 della Conferenza episcopale italiana è nato il progetto «Io non parto», il cui auspicio è resistere alla cosiddetta “fuga dei cervelli” e al disagio economico aggravatosi negli ultimi anni pure in Barbagia.

Nello specifico, si tratta di cinque borse lavoro per neo laureati chiamati a dimostrare il loro talento nello studio e nella ripresentazione dei santuari del territorio da cui la Grazia Deledda ha trovato ispirazione nelle sue opere; un modo nuovo e originale per celebrare i 150 anni dalla nascita della scrittrice e prepararsi al centenario dell’assegnazione del premio Nobel per la letteratura. I protagonisti sono Emanuele Balia, musicista e technical artist specializzato nell’integrazione tra arte e tecnologia; Mattia Mura, laureato in lingue e mediazione interculturale con specializzazione in lingue moderne e comunicazione internazionale; Sebastiano Pirisi, esperto in eco design; Eleonora Saba, specializzata in museologia e didattica museale; Sara Sulas, laureata in architettura d’interni. Nella complementarietà dei diversi carismi, mettendo in sinergia conoscenze e abilità, il team dovrà sviluppare diverse azioni formative e professionali attraverso l’itinerario deleddiano denominato «Percorsi di Grazia», dove si sta delineando, grazie al supporto di tutor e altri referenti a iniziare dai parroci, un percorso geografico e fisico nel segno dei cammini di fede e della religiosità popolare. Alcuni luoghi d’interesse sono Nostra Signora del Rimedio a Orosei, San Francesco di Lula, Santissimo Crocifisso di Galtellì, il Redentore e la Madonna della Solitudine a Nuoro. Già è iniziata la fase di analisi e monitoraggio, attraverso ricerche e interviste; presto si produrrà un primo riscontro, come un ritorno del progetto, con la creazione di una pagina web dedicata, a disposizione della diocesi e della popolazione, dove saranno accessibili le produzioni e i frutti del lavoro

Francesca Serra, volontaria, è la coordinatrice in questa sfida e si sta occupando della collaborazione con i due principali partners dell’iniziativa: la cooperativa sociale Lariso, la casa editrice Ilisso e Spazio Ilisso, rispettivamente nelle figure del dottor Silvio Obino e della dottoressa Vanna Fois. In più ci si avvale dell’esperienza della dottoressa Franca Carboni, neuropsichiatra, presidente dell’associazione Sardina4D e grande conoscitrice della Deledda.

«I borsisti – ha affermato Serra – sapranno restituire un’eredità nascosta o dimenticata destinata non solo ai turisti e visitatori per un consumo occasionale, ma alla cittadinanza, per una gestione consapevole dei luoghi dell’abitare». 


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Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo.
Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare
la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.

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