Ex Esit, il cartello beffa
di Franco Colomo

28 Marzo 2022

2' di lettura

Lo scorso 25 marzo, guarda caso dopo che il nostro settimanale ha denunciato lo stato pietoso in cui versa l’ex hotel Esit, è comparso sulla sbarra che delimita l’accesso all’area un cartello con tanto di stemma della Regione Sardegna sul quale è scritto: “Immobile di proprietà regionale. È severamente vietato l’accesso a presone non autorizzate”. Ma come? Il Comune di Nuoro aveva a più riprese aveva informato i suoi cittadini che l’ex hotel era stato ceduto dalla Regione all’amministrazione alla cifra simbolica di 1 euro nell’ambito del piano di alienazioni del patrimonio regionale. Il passaggio, stando alle dichiarazioni dell’amministrazione, è stato definito nel settembre dello scorso anno quando il Comune ha annunciato, tra l’altro, la gara di progettazione per la ristrutturazione e la nuova destinazione dell’ex albergo a “centro benessere del territorio per turismo sostenibile”, come si legge nella graduatoria del concorso “Italia city branding 2020”, promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito del quale il Comune si è piazzato al 27mo posto ottenendo poco meno di 850mila euro. A pochi giorni dall’articolo sul nostro settimanale e dalla pubblicazione sui social della galleria fotografica che documentava il degrado e la pericolosità degli ambienti Stando si sono intensificati – come confermano i residenti al Monte Ortobene – i controlli da parte delle forze dell’ordine e di personale regionale. © riproduzione riservata La galleria fotografica:  

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