Donato all’Isre un tappeto dell’Ottocento
di Redazione

30 Gennaio 2024

3' di lettura

Nuoro - È stato donato all’Isre di Nuoro un tappeto dell’Ottocento realizzato dalle sorelle Senes, lo stesso manufatto è anche protagonista del libro “Di Mani Festarsi” di Sabrina Corsini e Jacopo Panizza. La donazione è occasione per un evento – il 30 gennaio alle ore 16 – dedicato alla tessitura che vede come protagonisti oltre al proprietario del tappeto Mario Mossa anche Bachisio Bandinu antropologo, Giuseppe Mellino Sindaco di Nule, Luigi Lao ex Direttore Isola, e Carlo Delfino, editore del libro. Saranno presenti anche numerose maestranze tessitrici della Sardegna, che mostreranno le diverse tecniche di tessitura. La partecipazione di alcune tessitrici della Sardegna, che mostreranno la loro maestria nell’arte della tessitura, le tecniche di lavorazione e la passione del lavoro sul telaio, valorizzerà la cerimonia di donazione del tappeto, che verrà esposto successivamente all’interno del Museo del Costume, per una perenne condivisione con i suoi visitatori. Arricchisce l’evento l’artista nuorese Nietta Condemi De Felice, che cura per l’occasione un’esposizione temporanea delle sue opere, originali e versatili.
Verrà poi proiettato anche il film, prodotto dall’Isre tramite il concorso AViSa (Antropologia Visuale in Sardegna), Le fiamme di Nule di Carolina Melis.

Il libro Di Mani Festarsi è stato già presentato a Nule a fine settembre, presenti gli autori e il proprietario che ‒ ricordando la volontà del padre di non cedere il tappeto perché potesse restare in Sardegna, nonostante la richiesta di un turista disposto ad acquistarlo a qualunque cifra ‒ ha annunciato la decisione di donare il tappeto al Museo Isre di Nuoro.

Il libro racconta la storia di un tappeto, figlio di due madri: Sisinnia ed Elena Senes, due sorelle sarde, permeate da quella insularità densa tipica del Goceano di fine Ottocento, le loro scelte sono guidate da attitudini e caratteri opposti, ma unite dal legame viscerale con la famiglia, dalla padronanza manuale e spirituale dell’arte della tessitura e l’amore per la loro terra, la Sardegna. Tessuto da mani in conflitto, la storia dimostra che attraverso l’artigianato si riescono ad appianare le differenze sociali e, pur mantenendo ognuno le proprie peculiarità, si riesce a convivere all’interno della stessa tela. L’arte diventa collante per rimarginare ferite sociali poiché l’artigianato tessile si fa alfabeto comune. Un racconto intenso, sentito, ricco di iconografie simboliche e intrecci.

Condividi
Titolo del podcast in esecuzione
-:--
-:--