Don Virgilio Sanna oggi (photo by Gigi Olla). In basso: diacono prima dell'ordinazione sacerdotale
Don Virgilio Sanna, memorie di una vita
Insieme ai sacerdoti. Il più anziano del presbiterio nuorese racconta
di Redazione

20 Luglio 2023

10' di lettura

Con i suoi 96 anni è il sacerdote più anziano del presbiterio nuorese. Don Virgilio Sanna, nato a Orune il 27 novembre del 1927, apre lo scrigno dei ricordi, conserva nella memoria tanti volti e persone care, l’impegno nel ministero, il suo paese natale. Negli anni è stato a Orgosolo, Ollolai, Loculi, Galtellì, Mamoiada, Onanì, Nuoro, Lollove, Gorofai, Orotelli, Sos Alinos, quindi Budoni dove ancora risiede.

«Sono del ‘27, ho lavorato nell’Azione cattolica, nella Democrazia cristiana – racconta – e ho vissuto la propaganda politica del ’48. Pur non potendo neppure votare perché non avevo compiuto 21 anni, ho lavorato tanto insieme agli amici di Orune per quella vittoria del 18 aprile del 1948.

Da studente universitario ho conosciuto di persona Antonio Pigliaru e chiacchieravo spesso con lui ad Orune, il fratello Diodato veniva in chiesa per sentirmi suonare l’harmonium durante le vacanze e mi ricordava che anche mio padre, un figlio di confratello, diacono ante litteram, suonava la musica sarda. 

Ricordo tanti amici di Orune, il professor Sebastiano Pili, quando è rientrato dalla guerra ad e tutto il paese ha fatto festa. Ho insegnato religione nella sua scuola media dove era preside, mi consultavano su tutto, soprattutto per il latino e il greco. Ho conosciuto l’avvocato Zizi a Sassari e dottor Antonio Goddi. Durante le vacanze estive, al rientro dal seminario, con gli amici ci ritrovavamo con lui, la cugina suora e altre studentesse nel monte sant’Andria dove trascorrevamo tanto tempo insieme. Tutti ci trovavamo in questa collina che guarda Orune dove piantata tra le pietre c’è una delle tre croci posate dai missionari di Padre Manzella nel 1922. Ho sempre avuto con il dottor Goddi una corrispondenza, ad Orune quando eravamo in vacanza ci interessavamo dell’Azione cattolica e della politica in senso buono, con Mannironi poi avevamo fatto anche un interessantissimo campeggio coi ragazzi della Azione cattolica e gli scouts, lui faceva un po’ di tutto anche il cuoco. Nelle campagne di Orune non disponevamo di tende ma di pinnettos con le frasche.

Mio padre moribondo a me e a mio fratello Ignazio – classe 1942 già arcivescovo ad Oristano, docente alla Lateranense e presidente della Pontificia accademia di Teologia – diceva sempre: “Ricordatevi di Padre Manzella e cercate di essere come lui”». 

L’ordinazione sacerdotale è avvenuta il 5 agosto 1952, festa della patrona. «Eravamo in tanti ordinati – ricorda – c’era don Menne, padre Turtas, don Floris, tutti miei compagni». Da prete in seminario don Virgilio insegnava in tutte le classi, italiano e francese, e dirigeva il convitto vescovile: «dovevo assistere i ragazzi dalla prima media fino alla terza liceo classico e sono rimasto soltanto un anno scolastico. Ho avuto come rettore monsignor Delogu che è poi diventato vescovo di Lanusei e di Sulmona ed è morto a Roma». 

Da giovane sacerdote ha toccato tanti dei paesi che erano considerati i centri “del malessere”: «Sono stato viceparroco ad Orgosolo per tre anni in un periodo molto critico per il paese. Grande lavoro ma grande frutto, ho avuto dei miei penitenti che sono diventati suore, padri di famiglia e anche sacerdoti. Da Orgosolo sono andato a Ollolai dove non nessuno voleva andare perché in quell’anno era stato uccisoucciso il fratello del parroco che era stato sindaco. Ero sacerdote da appena tre anni. Una delle sperienze più lunghe è stata all’ospedale San Francesco di Nuoro, come cappellano «insegnavo anche alla scuola degli infermieri», aggiunge. 

Significativi sono gli incontri con i Papi, Giovanni Paolo II durante la sua visita a Nuoro e poi nuovamente a Roma e Benedetto XVI, incontrato grazie al fratello che è stato suo collaboratore: «Con me Ratzingher era stato quasi mezz’ora a parlare di San Virgilio, il grande monaco irlandese che aveva evangelizzato la Baviera e poi è diventato arcivescovo di Salisburgo». 

Il sorriso non manca mai e neppure una parola per chiunque abbia bisogno.

«Adesso vivo da solo, monaco eremita in un piccolo appartamento di proprietà della parrocchia e sono assistito da una donna ucraina della comunità ortodossa, devo ringraziare il Signore perché sono ancora autosufficiente. Celebro messa tutti i giorni».

Come lui tanti sacerdoti che hanno speso la vita per il ministero. Stare loro accanto e sostenerli è possibile anche grazie alla firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica, il sostentamento dei sacerdoti è infatti una delle tre destinazioni dei fondi stabilite per legge. Prima di tutto è un’opera di carità, il grazie per il bene seminato gratuitamente a favore di tutti.



Online. Visita il sito e i canali social

Su www.8xmille.itsono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.

Per informazioni e aggiornamenti: 

https://www.8xmille.it/

https://www.facebook.com/8xmille.it

Tweets by 8xmilleit

https://www.youtube.com/8xmille

https://www.instagram.com/8xmilleit/


GUIDA ALLA FIRMA

Scheda allegata al Modello CU

Chi può firmare?
Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. 

Come scegliere?
Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU e:
nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.
Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.

Quando e dove consegnare? 
Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”secondo una delle seguenti modalità:
presso qualsiasi ufficio postale. Il servizio di ricezione è gratuito. L’ufficio postale rilascia un’apposita ricevuta;
ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf);
via internet entro il 30 novembre

Nb. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello Redditi.
In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente
(per le info vedi il paragrafo Modello Redditi).
La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: cittadini – dichiarazioni).

Modello 730

Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 30 aprile, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it. – area riservata).

Modalità di presentazione

Presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate
Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate deve anche compilare
il modello 730 – 1 con la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta). 
Presentazione al sostituto d’imposta
Chi presenta la dichiarazione al proprio sostituto d’imposta deve consegnare la delega per l’accesso al modello 730 precompilato.
Il medesimo sostituto acquisisce anche la scheda contenente la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef secondo le disposizioni indicate dallo specifico provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, previsto dall’art. 37, comma 2-bis, lettera c-bis) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241,
in materia di dematerializzazione delle schede relative alle scelte.

Presentazione al Caf o al professionista abilitato
Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 con la scelta, in busta chiusa.
Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta, indicando il codice fiscale ed i dati anagrafici. 

Termine di presentazione
Il Modello 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati al Caf o al professionista o al sostituto d’imposta entro il 30 settembre.
Inoltre, il contribuente può presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato e il 730-1 direttamente via internet entro il 30 settembre.

***

Modello 730 ordinario
(non precompilato)
Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello Redditi).
A chi e quando si presenta
Il modello 730 ordinario, insieme al modello 730-1 – con la scelta, può essere presentato al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato entro il 30 settembre.

Modello REDDITI

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello Redditi, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero. Negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. 

Chi può firmare?
I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.

Come scegliere?
Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nell’apposito riquadro denominato “Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef”posto nella scheda.

Quando e dove consegnare?
Il modello Redditi e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario abilitato alla trasmissione telematica (Caf, professionista), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 30 novembre.

È importante comunque ricordare all’intermediario fiscale la propria scelta per la destinazione dell’Otto per mille.

Chi invece predispone da solo il modello Redditi, deve effettuare la consegna via internet entro il 30 novembre, ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

Condividi
Titolo del podcast in esecuzione
-:--
-:--