Un rendering grafico della diga di Cumbidanovu
Cumbidanovu, è la volta buona
di Franco Colomo

30 Maggio 2023

4' di lettura

Questa volta a prevalere è la fiducia, la nuova gara per il completamento della diga di Cumbidanovu (bandita dopo che la prima è andata deserta) ha visto la presentazione di quattro offerte da parte di altrettante aziende italiane. Non nasconde soddisfazione e ottimismo Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale che ha bandito la gara: «Questa settimana – spiega Guiso – si procederà all’apertura delle buste con l’offerta tecnica. Dopo il 27 maggio toccherà all’offerta economica, entro il 9 giugno saremo in grado di stabilire chi sarà il vincitore dell’appalto. Sarà un vincitore provvisorio perché la legge lascia 35 giorni di tempo per eventuali ricorsi. Intorno al 20 luglio contiamo di consegnare le chiavi all’impresa che si aggiudica l’appalto, dopodiché il limite per la conclusione dei lavori è di tre anni. L’impresa vincitrice può decidere di rimodulare il nostro progetto entro i primi tre mesi, questa volta siamo fiduciosi che le cose filino lisce. Sono convinto – aggiunge Guiso – che se non ci fosse stato il ciclone Cleopatra a quest’ora i lavori sarebbero stati conclusi, ma ora guardiamo al futuro, parliamo di grandi imprese che hanno tutte le caratteristiche necessarie per completare l’opera».

Dopo i timori delle scorse settimane c’è da sottolineare, per una volta, il lavoro degli uffici della Regione e del Consorzio che ha consentito di bandire una nuova gara – grazie anche ai fondi aggiuntivi ministeriali, ricorda Guiso – in tempi brevissimi.

Ma proviamo a immaginare di fare un salto temporale di tre anni, cosa ci si può aspettare? Il presidente del Consorzio di Bonifica è ottimista anche per questa partita: «Naturalmente – dice – stiamo lavorando anche per il post diga, il Ministero ha messo sul piatto della bilancia circa 14 milioni per il progetto e l’inizio delle opere di irrigazione a valle di Cumbidanovu. Una volta completata la diga immaginiamo che saranno finiti anche gli impianti di irrigazione non dico per tutti i duemila ettari del comparto ma sicuramente per la piana di Locoe, parte del territorio di Nuoro sotto Baddemanna, parte di quello di Oliena. A luglio poi partirà anche l’appalto per il progetto delle acque reflue di Su Tuvu che consentirà un collegamento funzionale con la diga: entro cinque anni contiamo di poter servire tutta la vallata da Orgosolo fino ad Oliena».

Ambrogio Guiso

La cronaca di questa giorni, intanto, ci porta al contingente: un clima impazzito con inverni siccitosi e improvvisi rovesci che fa temere per la tenuta delle zone più soggette al rischio idrogeologico.
Per quanto riguarda la stagione irrigua, invece, il presidente Guiso rassicura: «Stiamo partendo con le dighe piene, come l’anno scorso. Facendo un programma giusto contiamo di iniziare con parsimonia, tre ore la mattina e tre ore la sera, per arrivare nel periodo di luglio e agosto a una fornitura h 24. Dividendo i milioni di metri cubi mese per mese contiamo di garantire tranquillamente l’acqua fino al 30 ottobre. Sappiamo come fare, siamo ben organizzati sia a livello tecnico che di operai e non sprecheremo neanche una goccia, purtroppo ci sono le rotture, scontiamo l’età delle dighe – Torpè ha sessant’anni, la diga del Cedrino 45 – e poi le condotte sono obsolete, riconosce Guiso. Quest’anno abbiamo sostituito 8 chilometri di condotte ma tenete presente che per ogni chilometro ci vogliono quasi 800 mila euro. Cerchiamo ogni anno di avere finanziamenti per proseguire anche in quest’opera».

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