La Scuola Guiso Gallisai in piazza Satta a Nuoro
C’è chi crea una fondazione e chi è abituato a mungerla
A proposito di soldi: il danno erariale subito dalla Scuola Guiso Gallisai ad opera di Giuliano Guida Bardi
di Francesco Mariani

23 Febbraio 2023

4' di lettura

Nuoro - I soci rimasti della Fondazione San Pietro continuano a dire di non sapere chi sia il consigliere regionale che ha inserito in finanziaria un emendamento da 480 mila euro (soldi che loro non hanno sollecitato e rifiutano) finalizzato all’acquisto dello stabile sito a Nuoro in via Mariano D’Arborea n°2. Dicono anche di non conoscere Donatella Cherchi, di Abbasanta, che ha acquistato all’asta quell’immobile che era di proprietà di Giuliano Guida Bardi. Eppure la Cherchi figurava tra i soci fondatori della Fondazione fino al giorno della firma davanti al notaio e dopo aver messo a disposizione quei locali in usufrutto gratuito decennale. Tanto che la Fondazione già occupa il piano terra (sullo stabile grava un’ipoteca corposa). Ignorano anche che la Cherchi venne condannata per peculato, insieme a Guida Bardi, nell’indagine sul Centro internazionale studi industriali, di cui il suo socio era segretario generale.

Vista tanta ingenuità, per aiutare a capire meglio, parliamo di un altro triste capitolo. Giuliano Guida Bardi è stato anche condannato nel 2008 per danno erariale nei confronti della Scuola Materna Guiso Gallisai di cui è stato presidente dal 2003 al 2006. Doveva pagare 20.284,28 euro più rivalutazione monetaria, interessi e spese di giustizia.

Le spese ritenute non giustificabili ed estranee agli interessi ed ai compiti istituzionali dell’Ente sono così riassumibili:
1) acquisti di carburante per euro 11.291,87; 
2) consumazione di pasti in ristorante, in varie località, 1.143,41, quasi sempre riferite a più commensali; 
3) spese varie per 4.300 euro (tra cui 4 cravatte, un vassoio d’argento, biglietti aerei, riparazione della sua automobile ecc).

Nella sentenza si parla di “condotta volontariamente rivolta a raggiungere l’intento prefisso non coincidente col pubblico interesse”; di utilizzare “la propria posizione esclusivamente a scopi di profitto personale”; di “assidua frequentazione di ristoranti” in località del tutto indifferenti all’attività dell’Ente; di “reiterazione per lungo tempo di comportamenti assolutamente non curanti di qualunque limite dei poteri di gestione e persistentemente inosservanti di ogni regola procedimentale”; di “spese assolutamente non giustificabili”.

Piccolo dettaglio, negli anni in questione, la sorella di Donatella Cherchi era stata assunta dalla Materna Gallisai. Un puro caso? Facciamo finta che sia così. Nel frattempo il personale della materna restava mesi senza stipendio.

La sentenza esecutiva è rimasta senza effetti pratici, avvolta nelle cortine fumogene della burocrazia e di qualche magistrato, in tele amicali tossiche. Guida Bardi non ha pagato un bel nulla. 

Infine una domanda. Il Man ha da poco acquisito undici lavori di piccola dimensione di vari artisti, per complessivi 60mila euro, acquistati proprio da Giuliano Guida Bardi. Uno di essi è un disegno a china di Mariuccia Mandelli (la famosa Krizia) di 20×30 cm pagato 6.000 euro: il soggetto è “Studi per le divise della scuola Guiso Gallisai” di Nuoro. Tale disegno è patrimonio della Gallisai o è un omaggio personale ricevuto da Bardi? In ogni caso sarebbe bene se quei soldi andassero a coprire una piccola parte del danno erariale procurato all’Ente.

Detto questo, spero che i soci della San Pietro capiscano con chi dovevano avere a che fare ed in quali mani sarebbero andati a finire. La Gruber può non sapere ma voi dovevate e dovete saperlo. E dite una preghiera di ringraziamento a San Pietro se non vi hanno infinocchiato ancor più.

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