Uno dei cantieri della Maffei Sarda Silicati a Orani
Attentato alla Maffei, “una ferita all’anima della comunità lavorativa”
di Redazione

16 Gennaio 2024

4' di lettura

Orani - Maffei Sarda Silicati S.p.A. (“MSS”), società mineraria attiva nel territorio sardo dai primi anni ’90 e promotrice di occupazione locale in aree della Sardegna a ridotta industrializzazione, comunica l’evento drammatico che ha colpito il cantiere Cuccuru Mannu, sito in Sarule, Sardegna, domenica 14 gennaio 2024.

Intorno alle 19:30-20:00, tre individui di cui uno armato hanno violato la proprietà privata di MSS, attaccato l’addetto disarmato alla vigilanza e danneggiato i macchinari di movimentazione terra presenti in cantiere.

Purtroppo, MSS non è nuova a questo genere di attacchi ai suoi beni aziendali; tuttavia, questa volta i delinquenti hanno superato ogni limite. Il Presidente di MSS, Federico Emilio Fiorelli, riferisce che l’addetto alla vigilanza è stato minacciato e legato mentre gli aggressori danneggiavano tutti i vetri di due escavatori e di una perforatrice.

L’addetto alla vigilanza è riuscito alla fine a liberarsi e a dare l’allarme ai carabinieri locali.

Il cantiere, informa il Presidente, sarà costretto a fermare da subito le sue attività per almeno 2-3 settimane, a causa dei danni inflitti da questo atto vile e gratuito. Il fermo delle attività comporterà la messa in cassa integrazione del personale operante in cantiere.

“Non esistono parole per descrivere il senso di impotenza e rabbia che pervade il nostro team in questo momento,” afferma il Presidente. “Questi individui,” prosegue Federico Emilio Fiorelli, “oltre ad aver compiuto un gesto contrario ad ogni principio di legalità e buon senso, hanno danneggiato l’economia locale fermando un’azienda sana ed etica che opera con passione nel territorio sardo.”

Anche in questo caso, come nell’attentato del dicembre 2021 sempre subito da MSS, non è stata lasciata nessuna rivendicazione.

Il danno economico, seppur misurato in termini finanziari, rappresenta una ferita profonda nell’anima della comunità lavorativa. Questo gesto insensato, senza alcuna giustificazione razionale, colpisce nel profondo il morale di coloro che lavorano instancabilmente per un futuro migliore.

MSS collaborerà pienamente con le autorità competenti, in particolare con i Carabinieri locali, per assicurare che i responsabili di questo atto vile rispondano davanti alla legge.

Il Presidente di Maffei Sarda Silicati S.p.A., Federico Emilio Fiorelli, chiude, invitando le autorità locali ad aprire un tavolo di confronto per individuare possibili strumenti e soluzioni per ridurre la criminalità, soprattutto nelle aree più rurali della Sardegna. 

È necessaria, chiosa il Presidente “una collaborazione efficace tra settore privato e istituzioni pubbliche per prevenire e contrastare atti criminali, contribuendo così alla sicurezza e al benessere delle comunità locali.”


I comuni del territorio.

L’amministrazione Comunale di Orani – si legge in una nota – condanna fermamente gli atti vandalici perpetrati a danno della Maffei Sarda silicati. I continui atti di intimidazione e i danni causati all’azienda non gioveranno di certo ai malfattori che, in modo codardo, hanno creato disagi alle comunità coinvolte, agli operai e alla stessa azienda. Esprimiamo inoltre solidarietà al vigilante de “La Nuorese” che ha subito violenza.

L’atto intimidatorio perpetrato ai danni della Maffei Sarda Silicati nel cantiere di “Cuccuru Mannu” nel nostro agro – scrive in una nota l’amministrazione comunale di Sarule -, ci lascia profondamente costernati e avviliti.
Come Amministrazione comunale, assieme alla ferma condanna del vile gesto esprimiamo vicinanza e solidarietà alla Maffei e al dott. Fiorelli.
Questi gesti, mai condivisibili, ci riportano indietro a periodi che si vorrebbero e dovrebbero cancellare, lasciano degli strascichi dal punto di vista lavorativo che hanno immediate ripercussioni su tutto il personale che ruota attorno all’attività estrattiva, come il fermo temporaneo dei lavori.
Vogliamo invitare tutto il personale ad unirsi in un fronte compatto per la salvaguardia di una realtà produttiva di notevole importanza per il nostro territorio. E auspichiamo che solo il dialogo possa essere, in una società civile, il giusto e unico mezzo di incontro e confronto .

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