Costantino Nivola, L’archeologo fortunato (particolare), 1987, Collezione Bibanca (photo by Museo Nivola)
Arte, artigianato e design alla prova della preistoria
Al Padiglione Tavolara l'esposizione "Onda nuragica", curata da Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, organizzata dalla Fondazione Nivola
di Redazione

24 Febbraio 2024

3' di lettura

Sassari - Dal 2 marzo all’8 luglio 2024 al Padiglione Tavolara di Sassari apre la mostra L’Onda nuragica. Arte, artigianato e design alla prova della preistoria, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” – Polo Museale Regionale della Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.

L’Onda Nuragica esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.

La riscoperta della preistoria della Sardegna, avviata alla fine dell’Ottocento e alimentata dalle campagne di scavo della prima metà del secolo, arriva al culmine nel secondo dopoguerra.  Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovano nel mondo nuragico e prenuragico  un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale. 

Si sviluppa così un preciso filone iconografico, destinato a durare fino agli anni Sessanta per reinventarsi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea.  

Saranno esposte opere di Francesca Addari, ARP Studio, Monica Casu, Ceramiche Villa Abbas, Aldo Contini, CP Basalti, Mariangela Cubadda – Tessitrici di Zeddiani, Domenico Cubeddu, Franco D’Aspro, De Gonare (Salvatore Sechi), Dolores Demurtas, La Fucina, Maria Lai, Paolo Loddo, Giampaolo Mameli, Mauro Manca, Caterina Mele, Federico Melis, Melkiorre Melis, Fernando Mussone, Costantino Nivola, Giovanni Nonnis, P.E.M. (Perks and Mini), Giuseppe Pipia, Carmine Piras, Maria Paola Piras, Pretziada (Kyre Chenven e Ivano Atzori), Salvatore Puggioni, Claudio Pulli, Aldo Rossi, Franco Scassellati, Monica Scassellati, Angelo Sciannella, Scuola del Corallo, Giuseppe Silecchia, Roberto Sironi, Antonia Spanu Mesina, Studiopepe, Ausonio Tanda, Gavino Tilocca, Mariantonia Urru.

La mostra sarà accompagnata da un fitto programma di eventi pubblici e laboratori, organizzati in collaborazione con l’Università di Sassari, nell’ambito dello Spoke “Turismo e beni culturali” finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le civiltà nuragica e prenuragica sono oggi al centro del dibattito culturale in Sardegna, non solo nella ricerca scientifica e artistica, ma anche nella cultura di massa alimentata dai social media. Ricostruzioni più o meno fantasiose della preistoria dell’isola, onnipresenti in produzioni culturali diverse, dai romanzi ai videogames, dalla pubblicità alla street art, dimostrano che i Nuragici sono ancora tra noi.

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