Il mezzo acquistato grazie ai fondi 8xmille e destinato ai volontari per il servizio notturno
Accanto ai senza fissa dimora
Carità. L’intervento possibile grazie al contributo dell’8xmille, “Una firma che fa bene anche al nostro territorio”
di Redazione

18 Maggio 2024

5' di lettura

Nuoro - In città e nel territorio della Diocesi è aumentato il numero di persone senza fissa dimora. Diversi parroci hanno segnalato alla Caritas la presenza di uomini e donne senza casa dimorare durante la notte nei pressi delle parrocchie, persone già seguite dai volontari hanno a loro volta segnalato compagni di strada che vivono nel degrado e rifiutano ogni tipo di aiuto da parte delle istituzioni. A loro è rivolto il progetto “Tu sì che vali” promosso dalla Caritas diocesana, finanziato dalla Cei attraverso i fondi dell’8xmille per 50 mila euro (la quota di cofinanziamento da parte della Caritas diocesana è pari a 6mila euro). Il contributo è stato utilizzato per l’acquisto di un pullmino utilizzato per le ronde notturne e per le prestazioni delle figure professionali coinvolte, una psicologa e un mediatore culturale.

Il progetto ha previsto nella sua fase iniziale la formazione dei volontari, gli operatori di strada devono infatti saper approcciare persone senza fissa dimora che non si presentano al centro di ascolto diocesano e spesso – come detto – rifiutano ogni tipo di assistenza. Prendersi cura di loro non significa soltanto offrire un alloggio al centro di accoglienza notturno ma accompagnarli in modo sistematico perché possano rialzarsi, prendere decisioni importanti per la loro vita, ritrovare la dignità. Spesso ci si è trovati di fronte a chi aveva deciso di togliersi la vita, a chi attraversava momenti delicati dal punto di vista psichico, a chi si era allontanato da casa lasciandosi travolgere dalla povertà, a chi era ed è preda di dipendenze. Per questo accompagnamento significa anche tenere i rapporti con il Centro di Salute Mentale e con il Serd del territorio, creare una rete di accoglienza con le case per gli anziani, tenere i contatti con le comunità di recupero per garantire una presenza a chi non ha più figure parentali di riferimento. 

Quelli per il progetto “Tu sì che vali”, approvato nel marzo 2023, sono investimenti a lungo termine e l’intento è di coinvolgere la comunità ecclesiale e i poveri per offrire risposte sempre più adeguate. Stare in contatto con chi è già stato accolto, infatti, può aiutare ad individuare persone che ancora vivono nell’emarginazione, instaurare un dialogo con loro e prendersene cura. La comunità ecclesiale dal canto suo, oltre a segnalare le situazioni di cui è a conoscenza, ha una straordinaria occasione di coinvolgimento proprio attraverso la scelta della destinazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica. “Una firma che fa bene” – come recita la campagna promozionale – perché fa del bene. Concretamente, come in questo progetto.

Nel 2023 sono stati assegnati oltre 243 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 13 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore dei Paesi più poveri). Accanto a queste voci figurano 403 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 352 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici anche con interventi di restauro. 


Visita il sito e i canali social

Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere, al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.
I social 8xmille
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Guida alla firma

Scheda allegata al Modello CU
Possono firmare quanti possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.
Consegnare entro il 15 ottobre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef” presso qualsiasi ufficio postale, a un intermediario (professionista, Caf) o direttamente via Internet.

Modello 730 ordinario
(non precompilato)
Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello Redditi).

Modello Redditi
La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello Redditi, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero. Dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente.
Possono firmare i contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.

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