Un momento di dialogo e condivisione nella sede della mensa Caritas
La carità ha anche la tua firma
Parla la direttrice della Caritas diocesana, tanti progetti possibili anche grazie all’8xmille, "una firma che fa bene"
di Franco Colomo

3 Giugno 2024

6' di lettura

Cosa fa la Caritas diocesana lo spiega con parole semplici e profonde la direttrice suor Pierina Careddu: «Esprime l’amore del Signore e della Chiesa verso le persone, in particolare quelle più fragili». Qualcosa è cambiato negli ultimi anni, specie dopo la pandemia. «Penso che in ogni tempo – spiega la direttrice – ci siano delle sofferenze che noi dobbiamo vedere e accogliere ma anche cercare perché molte sono le povertà nascoste. Il compito della Caritas allora è quello di coinvolgere tutta la comunità perché davvero la comunità sia sensibile, attenta ai bisogni, alle persone che hanno necessità e quindi ecco il nostro collegamento anche con le parrocchie, con le istituzioni a cui sono grata. Il periodo dopo il Covid – racconta ancora suor Pierina – ha fatto emergere nuove situazioni, per esempio il disagio psicologico e a questo è stato dedicato uno specifico progetto realizzato grazie ai fondi dell’8xmille». 

La sofferenza è in particolare nelle famiglie e permane «perché anche chi ha il lavoro in molte situazioni è povero: gli affitti alle stelle, così le utenze, tutto è aumentato. Molte persone vivono una mancanza di senso, tentano gesti estremi proprio per disperazione oppure si rifugiano sempre più nell’utilizzo di sostanze di sostanze, nel gioco, nei gratta e vinci che altro non sono che una ricerca di senso e di compensazione. La solitudine poi domina. Molte sono le persone che si rivolgono anche per una condivisione senza una richiesta di beni, ma proprio per una condivisione, perché si vive una grande desolazione e smarrimento. Abbiamo anche uno sportello di ascolto per gli immigrati che spesso vengono solo per raccontare, per condividere, per ricevere un supporto morale. C’è il servizio ancora di supporto psicologico, che è molto richiesto ed è molto efficace, e ancora il supporto legale. Tante persone vivono anche il dramma del sovraindebitamento e sempre di più sono quelli chi rinunciano alle cure mediche, perché la situazione è questa: se uno mangia, paga le utenze per non staccare la luce, paga l’affitto per non andare fuori di casa, non può pensare di curarsi. Questo è un dato di realtà».

Tra le iniziative vanno avanti l’emporio solidale, la mensa, il servizio rivolto alle scuole che aiuta e sensibilizza i giovani finché vivano l’esperienza della prossimità, della solidarietà e si possano anche “sporcare le mani” rendendo dei servizi attraverso quella che si chiamava alternanza scuola lavoro oppure anche quando c’è una sanzione disciplinare: «Noi accogliamo i ragazzi affinché possano veramente trasformare quella sanzione in un progetto educativo per loro avvicinando le persone più fragili».

La Caritas si regge sull’opera volontaria di tanti professionisti e persone comuni ma ci sono progetti che per la loro portata hanno bisogno di un sostegno economico importante, per questo arrivano i contributi della Cei attraverso l’8xmille ed è qui la chiave per coinvolgere e in qualche modo responsabilizzare tutto il Popolo di Dio, le nostre comunità. Servizi come quelli resi ai senza fissa dimora che abbiamo presentato due settimane fa sul nostro giornale o ancora le borse lavoro dedicate agli studenti o la realizzazione di una app dedicata alla catechesi – solo per fare alcuni esempi – sono tutti stati realizzati grazie all’8xmille.

«Quei contributi sono provvidenziali – conclude suor Pierina – perché senza non avremmo potuto realizzare tanti progetti ma serve continuità e ci può essere soltanto con l’aiuto di tutti».

È bene ricordarlo, anche di fronte al modulo della dichiarazione dei redditi. Una firma non costa nulla ma è in grado di seminare anche frutti di carità. 


GUIDA ALLA FIRMA

Scheda allegata al Modello CU

Possono firmare quanti possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.

Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef” presso qualsiasi ufficio postale, a un intermediario (professionista, Caf) o direttamente via Internet.

Modello 730 ordinario (non precompilato)

Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello Redditi).

Modello Redditi

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello Redditi, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero.

Dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente.

Possono firmare i contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.


Visita il sito e i canali social

Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere, al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.

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