Storia di un ospedale da campo
di Redazione

25 Gennaio 2021

3' di lettura

Breve storia di un ospedale da campo «nato male e finito peggio». A scriverla è il coordinatore territoriale della Cisl Funzione pubblica Giorgio Mustaro. La tendopoli allestita nello spiazzo dell’Ospedale San Francesco a Nuoro, «dopo essere rimasta buttata per sei mesi nella Fiera campionaria di Cagliari – scrive Mustaro -, a novembre è stata trasferita in città. Dopo l’allestimento, durato circa un mese, è stata aperta. Tutti i maggiori protagonisti della brillante operazione hanno dato vita ad una cerimonia in pompa magna. Però, considerate le sue caratteristiche, non proprio utili al Covid, i posti letti hanno ospitato davvero pochi pazienti: 15 forse 20. Chissà! Dopodiché è arrivato il freddo che ha consigliato la sua chiusura. Quindi, se facciamo i conti, la struttura è rimasta aperta un paio di settimane. Ci rivediamo dopo l’Epifania, è stata la promessa. Ma, ahinoi, da quando è calato il sipario è passato un altro mese e le cerniere delle tende sono rimaste abbassate. Costo del regalo, che la Regione, la Protezione civile e la Croce Rossa hanno fatto alla città di Nuoro e ai suoi abitanti, 370 mila euro. Come dire che ad ogni nuorese l’omaggio è costato, più o meno, 10 euro a testa. Davvero complimenti a tutti coloro che, il giorno dell’inaugurazione, si sono attribuiti a vario titolo la paternità. Quando si vuole definire qualcosa che non ha proprio l’aria di efficienza e concretezza si usa dire “tutto questo è proprio un circo”. In questo caso la presenza dei tendoni rende molto reale questa immagine». Una storia, questa, che secondo il coordinatore territoriale Fp Cisl offre l’esempio di un vero e proprio circo, «peccato – conclude Mustaro – che ci sia ben poco da sorridere considerato lo spreco di danaro pubblico, l’inutilità dell’opera, ed ora, il non voler tornare indietro. Dopo le tempestose giornate delle settimane scorse la tendopoli ha subito anche qualche danno e sembrerebbe bisognosa di alcuni rattoppi. A tutto ciò si aggiunga che si sta pagando l’affitto per una struttura chiusa e che lavoratori ed utenti per oltre due mesi sono stati privati dei numerosi e utili parcheggi. Insomma davvero un fallimento se a ciò si aggiunge che la sanità nuorese, mentre si può fregiare di un “meraviglioso ospedale da campo” sta perdendo pezzi, chiudendo reparti e riducendo servizi». © riproduzione riservata Foto: Regione Sardegna

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