Probiotici e prebiotici
di Mariantonia Monni
3' di lettura
5 Dicembre 2021

Con il termine probiotico (dal greco “pro-bios” cioè a “favore della vita”), si indicano dei microrganismi, soprattutto batteri (come i Bifidobatteri e i Lattobacilli), ma anche lieviti (come il Saccharomyces boulardii) viventi e attivi, presenti normalmente nel nostro corpo e in determinati alimenti o integratori, che quando vengono ingeriti in quantità opportune sono in grado di esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo.

Questi microrganismi per poter svolgere tale funzione benefica, oltre a dover essere presenti in numero adeguato, una volta introdotti con il cibo o con gli integratori, devono arrivare “intatti” nel tratto intestinale in modo da potersi riprodurre al suo interno. Il luogo principale dove questi microrganismi agiscono è rappresentato, almeno in prima istanza, dall’intestino, ma i loro effetti benefici si possono riflettere su tutto il corpo. La loro assunzione, infatti, è utile soprattutto per ristabilire l’equilibrio intestinale alterato da varie situazioni, come lo stress cronico, l’assunzione di antibiotici, una dieta squilibrata, le infezioni gastrointestinali.

Altre funzioni positive svolte da questi piccoli organismi sembrano comprendere un miglioramento delle difese immunitarie, la regolazione della motilità intestinale e dei processi digestivi in generale.

Quando si assume un probiotico è importante conoscere le caratteristiche dei microbi presenti, nonché la quantità di microbi vivi e vitali contenuti nel prodotto, le adeguate condizioni di conservazione e soprattutto le indicazioni per cui devono essere assunti perché sono comunque possibili delle controindicazioni al loro utilizzo. I prebiotici invece sono sostanze non digeribili dal nostro corpo (come gli oligofruttosaccaridi, le inuline, i betaglucani, tutte sostanze indicate spesso con il nome generico di “fibre”), contenute naturalmente in alcuni alimenti, che nelle giuste quantità aiutano la crescita, nel colon, di una o più specie batteriche utili al nostro corpo e rappresentano il nutrimento ideale per i microbi buoni del nostro intestino.

L’assunzione di adeguate quantità di prebiotici attraverso i cibi è possibile soprattutto nell’ambito di una dieta sana, variata ed equilibrata, ma a volte può essere necessario l’integrazione con dei prodotti specifici.

Prebiotici e probiotici che spesso vengono considerati sinonimi rappresentano in realtà dei prodotti molto differenti, quello che però certamente li accomuna è il fatto che se correttamente utilizzati possono apportare importanti benefici al nostro stato di salute. L’integrazione “fai da te” con i prebiotici e con i probiotici può però presentare alcune controindicazioni e per questo deve essere fatta sempre su consiglio del medico o del farmacista.

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