Ordigno inesploso a Sos Enattos, le reazioni
di Redazione

6 Marzo 2023

3' di lettura

Un ordigno inesploso è stato rinvenuto questa mattina davanti ai laboratori del progetto Archimedes, nella miniera dismessa di Sos Enattos, a Lula, il sito in provincia di Nuoro candidato ad ospitare in Italia l’Einstein Telescope, il nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali.

«Piena solidarietà a Lula, ai cittadini e agli amministratori, all’Istituto nazionale di fisica nucleare e alle realtà coinvolte nel progetto Archimedes. Suscita sdegno – ha sottolinea il presidente della Regione Christian Solinas – l’ipotesi di un atto pensato contro la realizzazione dell’Einstein Telescope, ma non ci faremo intimidire. A Sos Enattos non vogliamo le bombe, ma vogliamo dare alla luce un progetto scientifico che porti ricchezza, lavoro e sviluppo al territorio, rilanciando così un sito patrimonio della tradizione mineraria sarda le cui caratteristiche geofisiche sono uniche e ideali per lo studio dei segreti dell’universo».

«Esprimo solidarietà – ha affermato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu – nei confronti del sindaco di Lula Mario Calia e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio compiuto nella miniera di Son Enattos, proprio nel luogo in cui, grazie agli studi e alla ricerca, si vede e si respira già un’atmosfera internazionale, una voglia di fare, scoprire e costruire il nostro futuro. Un atto intimidatorio che non fermerà tutti gli sforzi portati avanti per supportare la candidatura del sito a ospitare l’Einstein Telescope».

«La Cisl a tutti i suoi livelli – ha scritto in una nota la segretaria Maria Luisa Ariu – non può che manifestare il proprio sdegno per il grave atto intimidatorio che vorrebbe minacciare la realizzazione di un progetto auspicato e atteso a beneficio dell’intera Regione. La nostra piena solidarietà a tutti gli operatori dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare operanti nel sito preso di mira, agli amministratori e alla comunità di Lula.
Questo atto, che vogliamo confidare rimanga un episodio isolato, costituisce un vero e proprio danno di immagine non solo per il territorio ospitante il progetto, ma per tutti i sardi che credono alle importanti opportunità di crescita e sviluppo conseguenti al progetto ET e stanno lavorando affinchè questo diventi un volano per la crescita della nostra Isola.
Tutte le azioni messe in campo in questi mesi per diffondere la conoscenza del grande valore dell’iniziativa e allargare il coinvolgimento sul livello nazionale, hanno elevato quel livello di coscienza collettiva che, siamo certi, sarà in grado di arginare comportamenti individuali  di minaccia del bene comune che appartengono ad una Sardegna nella quale non ci riconosciamo».

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