La città amica della famiglia cancella un nido comunale
di Franco Colomo

6 Giugno 2023

4' di lettura

Nuoro - È curioso come, a volte, piccole e grandi rivoluzioni avvengano nel silenzio. Tale doveva essere negli intenti dell’amministrazione comunale quella che riguarda gli asili nido comunali. Ad oggi, però, l’unica rivoluzione è che dal primo settembre prossimo Nuoro avrà un asilo nido comunale in meno. Il nuovo bando reperibile sul sito del Comune menziona infatti solamente i nidi “Mariposa” e “Primi passi”, così come conferma anche il manifesto predisposto per gli open day previsti per l’8 giugno in via della Pietà, sede del “Mariposa”, e per il 13 giugno al “Primi passi” nella sede temporanea di viale Trieste. Tale trasferimento è dovuto al fatto che la storica sede di piazza Veneto verrà finalmente ristrutturata grazie ai fondi del Pnrr. Tutto bene se non fosse per il fatto che la sede di viale Trieste è anche da anni quella del nido “Filastrocca” dove al momento sono iscritti 38 bambini (8 piccoli, 21 medi e 9 grandi). Ora, per 8 lattanti e 7 semi-divezzi i genitori hanno già confermato l’iscrizione anche per il nuovo anno nel nome della continuità oltre che per la fiducia nel personale scelto. Che sarà di questa decisione delle famiglie?

Qualcosa si saprà alla riunione convocata in Comune per l’8 giugno alla quale sono stati invitati i genitori che hanno precedentemente confermato l’iscrizione al Nido “Filastrocca” «al fine – si legge nella lettera indirizzata dalla dirigente Maria Dettori alle famiglie – di rendere i genitori partecipi il più possibile in un clima di reciproca fiducia e collaborazione» e per informarli «sulle novità inerenti il nuovo anno educativo».

Le novità riguarderanno probabilmente orari e aperture che già si possono visionare nel bando (il tempo prolungato e l’apertura a luglio per “Primi passi” ad esempio), ma quella più importante sarà probabilmente la comunicazione che il Nido così come bimbi e famiglie lo hanno conosciuto non ci sarà più. Con buona pace della città che si fregia del titolo di “Comune amico della famiglia” dopo l’ingresso nel network europeo.

È di maggio una Determina di impegno per proroga tecnica relativa all’affidamento del Servizio Nidi Comunali “Filastrocca” e “Mariposa” fino al 30/06/2023 al “Consorzio Territoriale Network Etico Italia Società Cooperativa Consortile Onlus” in attesa che vengano espletata la nuova procedura di gara per l’affidamento. Il quadro intanto è questo: l’open day riguarda gli asili “Mariposa” e “Primi passi”, nella gara in corso per l’affidamento ricompare magicamente insieme a “Mariposa” anche “Filastrocca”, mentre l’asilo “Primi passi” è in gestione al “Consorzio Territoriale Network Etico Italia Società Coop” dal settembre 2022.

Con lo slogan “Il Nido Filastrocca non si tocca” i genitori dei bambini hanno fatto circolare un documento nel quale si dichiarano sorpresi  dopo aver appreso che «lo storico asilo nido che è stato per anni la casa di bambini felici e delle loro famiglie cesserà di esistere da settembre. Con lui, probabilmente – si legge ancora nella nota – se ne andrà anche il personale che in queso tempo li ha accompagnati in modo impeccabile nel loro percorso di crescita. La continuità affettiva in un delicato processo evolutivo – sottolineano le famiglie – verrebbe così compromessa, e le scelte consapevoli e mirate espresse dai genitori in fase di iscrizione (o di conferma della frequenza per gli anni successivi al primo) tradite. Noi non ci stiamo – conclude la nota -, il futuro dei nostri figli non ammette tagli».

Le famiglie nuoresi hanno già dovuto digerire un aumento delle tariffe dopo una polemica sedata dalla magica convergenza di bonus Inps, bonus Regione e prestito d’onore, ora questo nuovo affronto per il quale si sprecheranno – c’è da scommetterlo – parole come rimodulazione e miglioramento del servizio. Ma le parole dei genitori sono pesate, quando si dice “percorso di crescita”, “continuità affettiva”, “processo evolutivo” dietro non ci sono numeri ma persone e persone fragili e delicate come sono i bambini.

Senza chiassose quanto improduttive manifestazioni le famiglie confidano in una risoluzione della situazione e si dicono certe che una soluzione verrà trovata. In ogni modo vogliono risposte perché «non è giusto – dicono – che, per far tornare i conti, piccoli e famiglie siano messi da parte».

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