Dai Paesi - Ottana
La locandina della mostra con un'opera di Francesco Manzini, Figure e strutture del presente (1974)
Il sogno industriale nelle incisioni di venti artisti
di Redazione

7 Novembre 2024

2' di lettura

Ottana - Nella primavera del 1974 le Società “Chimica del Tirso” e “Fibra del Tirso” a testimonianza della costruzione degli impianti nell’area industriale di Ottana, commissionano la creazione di un progetto grafico: una cartella contenente venti incisioni dal titolo “Ottana, una iniziativa industriale per la Sardegna nuova”. 

L’edizione grafica, curata da uno tra i più importanti critici d’arte del Novecento Italiano, Dario Micacchi (Roma, 1928 – 1992) e disegnata da Sergio Ruffolo, vide il coinvolgimento di ben venti artisti che visitano la fabbrica e poi incidono le lastre, tirate successivamente, con torchi a mano, in alcune stamperie romane.  

Se da un lato – si legge nella nostra di presentazione della mostra – i committenti hanno la necessità di coltivare la propria immagine pubblica, gli artisti si rivelano come «voce di quelli che ancora non hanno voce, sguardo di quanti non hanno ancora sguardo». Il risultato è un’audace denuncia così graffiante da indurre i committenti a bloccarne la riproduzione.  

I venti artisti colgono infatti «l’incontro-scontro tra antico e nuovo», «il senso tragico della costruzione e dei costi umani d’una trasformazione». Avvertono l’impatto ambientale e la rottura degli equilibri sociali che, inevitabilmente, l’insediamento della fabbrica porta con sé.  

Oggi il Museo Mat, che ne ambiva il prestito da tempo e a cinquant’anni esatti dalla produzione grafica, grazie a una gentile concessione è riuscito a riportare a Ottana l’intera cartella. 

In mostra l’esemplare n.28 dei 125 esistenti. L’evento è promosso dal Comune di Ottana, dal Mat (Museo Arti e Tradizioni) a cura di Elisa Niola e del Mat. La mostra si potrà visitare fino al 31 dicembre 2024 con ingresso libero.

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