La stazione ferroviaria di Nuoro (ph Wikimedia commons)
Il 23 settembre si manifesta anche per la ferrovia
di Redazione

19 Settembre 2022

3' di lettura

Nuoro - Il 23 settembre Nuoro scende in piazza non solo per la sanità, dalle 11 l’appuntamento è presso la stazione ferroviaria gestita da Arst in via Lamarmora.
«Secondo il piano delle Ferrovie dello Stato – scrive l’avvocato Claudio Solinas, portavoce del comitato spontaneo Trenitalia nuorese -, Nuoro, capoluogo di provincia dal 1927, non viene neppure citata e verrebbe esclusa sino al 2031, dal piano industriale 2022-2031 del gruppo Ferrovie dello Stato che prevede 190 miliardi da investire per uno sviluppo sostenibile di infrastrutture e mobilità a servizio del Paese. Nuoro rischia di essere esclusa definitivamente dal Pnrr, e anche oltre sino al 2031, dalla possibilità del finanziamento straordinario del Recovery Fund ma anche dalle altre risorse immense del Piano nazionale Ferrovie dello Stato, per opere infrastrutturali di rilevanza strategica per l’intera area vasta della Provincia, di cui è capoluogo».

Questo – afferma Solinas – nonostante «i fondi straordinari messi a disposizione dal Next Generation U.E per porre rimedio al gap infrastrutturale e per migliorare la coesione sociale e territoriale tra le regioni e tra territori all’interno della stessa regione; nonché la scheda tecnica SaRNet Sardinian Rail Network inviata dalla R.A.S al MIMS in data 27.04.2021, la quale prevede come primo intervento la trasformazione dell’attuale linea Nuoro Prato Sardo Macomer con innesto a Borore, dove passa la linea nazionale, gestita da Ferrovie dello Stato. Il Documento Strategico Nazionale Mobilità Ferroviaria Passeggeri e Merci (DSMF), pubblicato dal MIMS il 05.01.2022 inserisce il collegamento Nuoro Olbia come principale studio di fattibilità in corso, ed RFI, la principale società controllata dallo Stato italiano, conclude lo studio affermando “il nuovo collegamento può essere valutato in un più ampio contesto che presupponga la riqualificazione della tratta Nuoro – Macomer, attualmente gestita da ARST, coerentemente agli standard di riferimento stabiliti da RFI”».

Per questo – si legge ancora nella nota del Comitato – risulta «necessaria ed improrogabile la trasformazione della Nuoro Macomer come afferma RFI anche per il collegamento Nuoro Olbia, e risulta inspiegabile ed inaccettabile che Ferrovie dello Stato non abbia ancora accolto nel piano strategico nazionale la scheda che prevede come primo intervento, proprio la trasformazione della Nuoro Macomer in linea di interesse nazionale come accertato dalla stessa società RFI, gruppo FS. Il Pnrr si sta per chiudere e tutta l’area vasta della Provincia di Nuoro rischia un danno immane ed irreparabile vedendosi preclusa sino al 2031, se non si opera un’azione sinergica di tutte le forze in campo, la possibilità di una connessione strategica e vitale per una mobilità sostenibile, la crescita, lo sviluppo economico e per porre un argine allo spopolamento nelle aree interne della Sardegna, quelle più svantaggiate.
Lo ripetiamo – conclude Solinas -, non esistono altre possibilità per collegare Nuoro alla rete nazionale Ferrovie dello Stato, se non quelle reali e concrete con finanziamento straordinario da Recovery Fund, ora nel 2022. Nuoro non può attendere il 2031».

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