I settant’anni di Miele amaro
di Redazione

29 Novembre 2024

3' di lettura

Orotelli - Sono trascorsi esattamente settant’anni da quando Miele amaro, l’opera probabilmente più celebre e rappresentativa di Salvatore Cambosu, uscì per la storica casa editrice fiorentina Vallecchi. Un compleanno di peso, che la Fondazione Salvatore Cambosu di Orotelli celebra con un ciclo di tre appuntamenti culturali eclettici così come eclettici sono lo stile dell’opera celebrata e la personalità dello stesso autore.

Una ricorrenza che la Fondazione intitolata al grande intellettuale orotellese non poteva non celebrare. E lo fa con una formula che si pone anche l’obiettivo di far risaltare tutta la modernità di Miele amaro, come dichiara il presidente Angelo Sirca: «Come Fondazione abbiamo pensato che fosse l’occasione per dargli nuova linfa, cercando di farne arrivare la lettura a un pubblico più numeroso di quanto finora lo conosca. Ma abbiamo pensato a un programma multiforme, perchéé crediamo che un’opera quale Miele amaro si presti a diversi livelli di lettura e d’interpretazione».

Si parte sabato 30 novembre, alle 16.30, alla Biblioteca Comunale “Nunzio Cossu” di Orotelli, con un convegno letterario dal titolo “Miele amaro ieri e oggi”: un evento che vedrà come relatori Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari e  componente del CdA della Fondazione, che affronterà il tema della presenza femminile nell’opera di Cambosu, e il professor Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana e sarda dell’Università di Cagliari, che analizzerà Miele amaro e il contesto storico-culturale in cui è immerso. 

Il secondo appuntamento con le celebrazioni sarà a metà dicembre, con una declinazione nelle arti figurative. L’estemporanea di pittura “I colori di Cambosu”, nell’intera giornata di domenica 15 dicembre, dalle 8 fino alle 18, radunerà al Centro Polivalente “F. Pintus” di Orotelli gli artisti partecipanti che, ispirandosi liberamente a Miele amaro, dipingeranno le loro opere. Una giornata a partecipazione gratuita che terminerà con la premiazione delle opere ritenute più significative da parte della giuria di esperti nominata dalla Fondazione. Tre le sezioni: oltre a quella riservata ai maggiorenni, la partecipazione sarà aperta ai bambini dai 6 ai 10 anni e ai ragazzi dagli 11 ai 18.

Letteratura, pittura e teatro: l’ultimo degli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Cambosu sarà con l’attrice, regista e coach teatrale Valentina Loche, che a partire da dicembre curerà un laboratorio teatrale dal titolo “Miele amaro – Cambosu in scena 2024”: un’esperienza aperta in primis ai cittadini orotellesi e che consentirà ai partecipanti di avvicinarsi, con lo strumento del teatro, alla poetica e all’universo letterario di Cambosu. Al termine del ciclo di lezioni, aperte a un massimo di dodici allievi a partire dai 18 anni di età, è prevista una restituzione al pubblico sotto forma di reading teatrale che coinvolgerà anche i musicisti della Scuola Civica di Orotelli.

Un programma articolato che include, inoltre, un omaggio permanente al paese e alla comunità di Cambosu: la Fondazione ha coinvolto l’artista Pina Monne che, ispirandosi a Miele amaro, realizzerà un murale celebrativo dell’autore e una serie di maioliche sulle quali saranno riportate frasi tratte dall’opera. Una volta terminate saranno affisse ai muri delle case del paese.

Il programma è organizzato dalla Fondazione Salvatore Cambosu in collaborazione con il comune di Orotelli grazie al finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna.

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