10 Settembre 2024
3' di lettura
Nuoro - Mercoledì 11 settembre alle ore 21 in piazza Sebastiano Satta Bocheteatro porta in scena I custodi del tempo, tratto dal romanzo Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni, che combina con esiti sorprendenti il coro della tradizione popolare, la musica colta e il jazz alla voce narrante dell’attore, che racconta l’epico e affascinante romanzo dello scrittore sardo. Si tratta di un adattamento teatrale in cui letteratura, recitazione, canto corale e musica strumentale si incontrano e si confrontano alla ricerca di un terreno comune.
Era forte in noi – si legge nella nota di presentazione – l’esigenza, specie con il coro della tradizione popolare, di fare un passo avanti e passare dal “raccontarci” al “raccontare” per uscire da uno stile autoreferenziale e dare un maggiore respiro al nostro agire. Le bellissime pagine del memorabile romanzo di Sergio Atzeni, che narra in uno stile fantastico e trasognato l’epopea tragica e grandiosa del popolo sardo e dei sacerdoti/danzatori, sono state fonte preziosa di ispirazione per la composizione di una colonna sonora che cerca di sottolineare la magia e la difficoltà del cammino del popolo sardo. Il ruolo del coro e dei musicisti è, come nell’antico teatro greco, di fare da contrappunto e da sfondo alla narrazione teatrale che si dipana lungo i secoli, che dalle “sterminate antichità” arriva fino alla morte della “Reina d’Arborea” Eleonora. Qui il racconto si ferma, finisce con la resa dei sardi alla conquista spagnola e la perdita della libertà. Ma la storia dell’eroica resistenza dei sardi all’invasore di turno è stata comunque raccontata e potrà essere tramandata ai posteri. Ecco, anche noi, nel nostro piccolo, vorremo essere “vaidanos ‘e su tempus” e raccontandovi questa storia, investire tutti del ruolo di Custodi del tempo, proponendo un momento di riflessione sul chi siamo, da dove veniamo per capire dove andare.
Il percorso musicale nasce dall’idea di far dialogare realtà musicali ed artistiche diverse che si incontrano in un terreno comune rappresentato dal mitico racconto di Sergio Atzeni nel suo romanzo. I suoni sono al servizio della parola, e cercano di evidenziarne colori, emozioni, sapori e paesaggi della storia sarda per poter maggiormente riflettere sulla nostra memoria passata e sul nostro futuro.
La Kermesse si avvale di 20 artisti, tra coristi, musicisti e la voce narrante dell’attore, compresi 3 tecnici del suono e luci.
“I custodi del tempo”
Spettacolo musicale e teatrale
Voce narrante Giovanni Carroni
Coro Prama ‘e Seda
Musiche originali Gianpaolo Selloni
Pianoforte Gianpaolo Selloni,Contrabbasso Pierluigi Manca, Batteria Andrea Serra, Sax Emanuele Contis.
Adattamento drammaturgico: Mario Serra e Giovanni Carroni