Sentiero nell’entroterra (Photo by Gian Michele Mesina)
Esperienza sulla Via dei Martiri
di Franco Colomo

11 Settembre 2024

4' di lettura

Due giornate esperienziali sull’Itinerario “Martyres Nuorenses” sono quelle previste per i prossimi 19 e 20 settembre. All’origine dell’iniziativa l’accordo tra Conferenza Episcopale Sarda e Regione Autonoma della Sardegna del 20 gennaio 2022. Nello specifico l’obiettivo del progetto è quello di valorizzare e riscoprire alcuni Santuari e chiese legate al culto dei martiri nel nostro territorio: la casa natale di Padre Giovanni Antonio Solinas a Oliena, il luogo del martirio della Beata Antonia Mesina a Orgosolo, il Santuario dei Santi Cosma e Damiano a Mamoiada, il Santuario di Nostra Signora dei Martiri a Fonni

Il tema del martirio sarà l’elemento fondamentale dell’itinerario. I martiri – come si legge nella presentazione del progetto – sono tra le figure più importanti del Cristianesimo: emuli di Cristo, hanno offerto la loro vita fino al compimento del sacrificio più grande per testimoniare la Resurrezione del Signore. Sul loro esempio il pellegrino potrà camminare, pur nelle difficoltà, fino ad arrivare all’ambita meta. Il pellegrinaggio tuttavia sarà anche l’occasione per conoscere la devozione popolare e le tradizioni, l’arte e la cultura dei centri attraversati dall’itinerario. 

La due giorni prenderà il via da Oliena con la visita alla casa natale del Beato Giovanni Antonio Solinas e al paese. Tappa successiva a Orgosolo con il cammino verso il luogo del martirio della Beata Antonia Mesina, la visita alla casa natale e al paese. In serata spostamento verso il Centro di Spiritualità di Galanoli. Il mattino successivo partenza per Mamoiada e visita al paese per spostarsi poi a piedi verso il Santuario dei Santi Cosma e Damiano. Nel pomeriggio visita a Fonni e tappa conclusiva al Santuario di Nostra Signora dei Martiri. 

L’evento è promosso dalla Diocesi di Nuoro ed è coordinato dalla Conferenza Episcopale Sarda, dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione Cammino Francescano in Sardegna. I referenti della Diocesi sono Luca Ladu e Gian Michele Mesina, entrambi hanno frequentato il corso di specializzazione in “Turismo culturale e religioso” presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, a Cagliari. Il progetto vede naturalmente coinvolte le quattro comunità nella loro espressione istituzionale come pure in quella ecclesiale, attraverso le parrocchie e i comitati.

In prospettiva l’itinerario o le singole mete possono essere attrattori di singoli pellegrini, coppie o gruppi desiderosi di scoprire una Sardegna dell’interno differente e legata alle proprie tradizioni anche religiose. Non è esclusa la possibilità di accogliere scolaresche per viaggi di istruzione. La speranza è che anche i giovani sentano il desiderio di percorrere una via di spiritualità e ricerca nell’entroterra accompagnati da figure come quelle dei martiri.

Sono chiare – e alcune sono state messe in evidenza nell’edizione 2023 di “Noi camminiamo in Sardegna” che toccò, fra l’altro, i Santuari del Nuorese – diverse criticità: non sempre i luoghi sono adatti a ospitare pellegrini, mancano strutture di accoglienza che propongano una offerta e un prezzo in linea con le aspettative e le necessità di questo tipo di utenza. Per questo il Centro di Spiritualità di Galanoli, vicino ai centri coinvolti nell’itinerario, potrebbe sopperire offrendo pacchetti competitivi. Sempre più necessaria, infine, la presenza di guide adeguatamente formate e custodi preparati al fine di far vivere una esperienza che solo una perfetta conoscenza dei luoghi consente. 

L’Itinerario dei Martiri sarà parte integrante della terza edizione di “Noi camminiamo in Sardegna” prevista nella prima settimana di ottobre e che si snoderà su 16 itinerari, lungo gli otto Cammini di Sardegna e le otto Destinazioni di Pellegrinaggio, attraverso il territorio di circa 80 Comuni. Le due destinazioni finali, altra novità dell’edizione 2024: Galtellì, per il ritrovo e l’accoglienza di venerdì 4 ottobre, alla fine delle varie camminate, e Dorgali per la conferenza conclusiva di sabato 5, dove saranno condivise le esperienze e ci si confronterà su eccellenze, progressi e criticità, in vista di pianificare uno sviluppo per il prosieguo dell’evoluzione del segmento.

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