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Sa mama ‘e su sole, omologa di survile succhiasangue e accabatora, è il massimo fantasma dell’estate nel tempo circolare, ripetitivo, dei sardi. Serviva nella canicola di luglio e nei solleoni d’agosto a tenere buoni i bambini. Era una minaccia. «Guai a bois si essites dae su lumenagliu de sa janna. B’est sa mama ‘e su sole e bo’ nche...
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