Ambrogio Guiso
Consorzio di Bonifica, 2021 in attivo
di Redazione

29 Luglio 2022

3' di lettura

Anche il 2021 si è chiuso, per il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, con un risultato più che positivo del proprio bilancio consuntivo. Con un saldo di cassa al 31 dicembre 2021 di circa 41 milioni di euro e un avanzo di bilancio di 24,5 milioni di euro, l’ente si conferma in salute, e guarda positivamente alle azioni portate avanti in particolare modo nella riorganizzazione degli uffici e del personale: «Dopo aver aggiornato il Piano di Organizzazione, l’Amministrazione si è adoperata – ha spiegato il presidente Ambrogio Guiso –, per poter colmare le carenze di personale a seguito dei numerosi pensionamenti e dei vincoli regionali che impedivano le assunzioni, attraverso procedure di stabilizzazione e di assunzioni di operai a tempo determinato».

Ma è la parte che riguarda i lavori pubblici quella che richiede un’attenzione particolare: il 2021 infatti è stato l’anno della predisposizione e validazione del progetto definitivo per il completamento della diga di Cumbidanovu (affidato ad un gruppo di progettisti esterni) grazie al quale il Consorzio ha potuto ottenere, parte dall’Assessorato dei Lavori Pubblici e parte dal Commissario Governativo Straordinario per le dighe Angelica Catalano, le risorse finanziarie per 24 milioni di euro alle quali si devono aggiungere ulteriori 14 milioni di euro recentemente stanziati dal Commissario Governativo. Oltre ad aver proseguito nella progettazione di diverse opere, sono stati esperiti gli appalti per l’adeguamento della stazione di sollevamento di Overì (finanziato per circa 1.300.000 euro dalla Ras).

Si è riusciti ad ottenere, a fine anno, dalla Ras, un contributo di 100 mila euro per la progettazione dei lavori finalizzati all’utilizzo, a fini irrigui, delle acque depurate del Comune di Nuoro nell’impianto di “Su Tuvu” (costo stimato in sei milioni di euro) che attualmente vengono scaricate a valle sul fiume Cedrino, primo progetto nella provincia di Nuoro volto al recupero virtuoso e produttivo delle acque reflue nonché alla salvaguardia ambientale delle acque dell’invaso di Pedra e Othoni che alimentano l’intera Baronia.

Nel corso del 2021 sono proseguiti, senza interruzione, anche i lavori di ampliamento della diga di Maccheronis sul fiume Posada per portare a compimento i quali è stato necessario svasare, pressoché totalmente, il serbatoio per permettere di eseguire alcuni interventi all’interno.

Nella relazione del Presidente ai delegati, hanno trovato ampio spazio anche la gestione irrigua. «Durante il corso del 2021 sì è riusciti ad assicurare il servizio irriguo, grazie anche alle risorse idriche disponibili negli invasi di Pedra Othoni, Maccheronis e Saruxi – spiega ancora Guiso –.

Le principali criticità sono certamente quelle registratesi nella Media Valle del Tirso dove, per il secondo anno consecutivo, si è registrata la diffusione delle cavallette che hanno causato ingentissimi danni alle colture in atto, danni ripetutisi, purtroppo, anche nel corrente 2022 e che sono frutto di molti fattori, tra i quali – si è ormai accertato – vi è anche lo scarso utilizzo produttivo dei terreni, anche per quelli dotati di impianti irrigui».

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